Tuesday, June 10, 2014

sul perché uno riempie di postiche minchiate i blogghe da cocuzzolo della provincia più lontana /[sarà l'ennesima volta che ci scrivo]

non è mica vero che si scrive solo per da plaga alle tensioni interiori.

posto che per scrivere si possa financo tirar dentro nel definirlo, riempir di postiche minchiate i blogghe da cocuzzolo della provincia più lontana.

cioè.

non è vero che se uno ci ha la sua bella bolla interiore, nel senso che è in bolla e non pende lungo un qualche piano inclinato che può portarlo a finir di sotto, allora non scrive. anche considerato come riempir di postiche minchiate i blogghe etc etc.

però uno può non scrivere anche se è particolarmente non in bolla, ed ogni mattina si tratta di risalirlo il scivoloso e insaponato piano inclinato. che è come fare al contrario il verso della china che pare essersi rovesciato tutto. e pensa te se fa caldo, e quindi il mattino con 35 di pressione arteriosa sai com'è gradevole. la storia della china e la risalita, intendo.

e quindi uno perde lo sprinte a scrivere. quand'anche si trattasse di riempire di postiche minchiate e così via.

e al limite viene da pensare alla piramide di maslow. che pensa te se mi deve rimanere in testa questo concetto, che fu la primissima lezione di economia ed organizzazione aziendale al secondo anno [professore, moderatamente gran figlio di puttana. seppur col suo bel rolecs e i gemelli con la camicia cucita a mano e le iniziali all'incirca dove sta il cuore, inteso come muscolo cardiaco].

e pensando alla piramide di maslow ho cercato la corrispondente voce vuichipidia. giusto per rendere il riempimento di postiche, di cui il titolo, più edotto. solo che appunto me la sono ri-leggiucchiata, la storia della piramide. ed ho concluso che giusto la respirazione e l'alimentazione sono cose con cui ho una certa confidenza [e riconsciamoli i bicchieri financo pieni poco, no?]. già la figu dell'omeostasi, ecco, forse bisognerebbe chiedere al piano inclinato di cui sopra. il sesso, al momento, l'aggeggia pare non interessarmi più di tanto.

insomma. è quest'acqua qua. visto che adesso il verso è cambiato, io prendo a prestito la figura retorica del povero rottamato pierluigione: con sincronica scelta di tempo.

e quindi, tutto sommato, visto che non finisco neppure il primo livello figurarsi se penso ad una qualche forma di appagamento dei bisogni superiori. in termini carichi di francesismi: che cazzo mi servirà, o a quale fottuta necessità si richiama, o perché minchia mi verrebbe di farlo, o quale coglionica spunto potrò spuntare a scrivere?

sarà che senza pretesa, quando si sente l'eco dentro, per la stessa ragione del farlo, il senso è riempire.

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