Wednesday, December 30, 2015

il meritocraticamente risulteggiante 2015 (2/3)

è stato un anno faticoso. molto faticoso. e sono ripartito. e non è solo una questione del fieno in cascina, figurarsi: non sono mai stato particolarmente attratto dai soldi. è che per progettare qualcosa, immaginarsi di attuare un'idea ci vogliono dei piccioli. ed io non ne avevo più da tempo.

sono ripartito, dicevo. solo che è stato come farlo con il rapporto lunghissimo e durissimo e bisogna pedalare subito con pendenze complicate, importanti. la soddisfazione è commisurata a quanto è stata dura: rimettersi in gioco, affrontare alcuni pregiudizi verso un certo tipo di attività. sarei ancora più garrulo e scoppiettante di entusiasmi, se non fosse per la mia nevrosi perfezionista., che scala un po' tutto verso il basso.

o forse è anche una questione di scaramanzia, cosa in cui notoriamente io non credo e non mi ci applico. però, come dire [diciamolo con parole nostre, suvvia], non parliamone troppo forte. che la sensazione possa arrivar qualcos'altro di meno lieto, una volta insinuato, è dura da mandar via.

sono ripartito, dicevo. e sono state parecchie conferme su cose che un po' intuivo fossi in grado di fare. quando non addirittura mi son venute ancora meglio di quanto immaginassi. e la complessità del contesto, a girarla dal verso construens, è un moltiplicatore: sono riuscito nonostante quelle complessità e questi contesti un po' nauseabondi.

ho letto un discreto numero di libri. non sarà un caso, ma la parte iniziale dell'anno, quella più complicata e forse un po' cupa, è quella dove ho letto meno, decisamente poco rispetto alle medie quasi bulimiche di cui ero abituato. non è il brivido da orgasmo diffuso e continuo di "espiazione", ma l'ultimo mcEwan ha la sua gran bella perchéenza. però anche "tutto potrebbe andare molto peggio" di richard ford è stato un piacere inaspettato. però come non ricordare Shalom, Biondillo, e quel paraculo di missiroli - però che emozione quel libro [paraculo].

ho fatto poche volte all'ammmmmore, però è stato bello. proprio in quell'attimo che non pensavo succeddesse così.

ho provato il piccolo brivido di dolcissimo piacere quando il treno si è mosso, sapendo che sarei andato a trovar degli amici. così come i brindisi ed il piacere di talune e raffinatissime - nel loro essere perpetrate - companie.
ho conosciuto nuove persone interessanti, nel loro essere variegatamente diverse. ne ho conosciute meglio altre. ed anche quando si conoscono meglio per decidere di volerle conoscere meno, è comunque un qualcosa che va bene.

ho scattato pure qualche foto decente, suvvia. ho scritto pure qualche post [o altro] interessante, suvvia. sono stato pure a tratti creativamente fantasioso, suvvia.

mi è capitato di sentirmi utile, in qualche episodio. ed è una sensazione di pienezza di cui forse è cosa scaltra tenere particolare conto. per quanto ho scoperto anche il piacere di godermi, con le dosi giuste, la mia solitudine.

per quanto l'epifania del momento più lieto di tutto un anno è stata fatta in compagnia di un amico. era circa metà maggio. una domenica pomeriggio. faceva un caldo gentile. e tutta la natura ormai era lanciata verso l'acme della bella stagione. la luce cominciava a prendere in considerazione l'idea di farsi radente. si parlava della settimana che stava iniziando [e la già nota piccola nausea al pensiero dell'ufficio il giorno dopo] e di cosa si sarebbe fatto il uichend successivo. e quindi ho pensato che bastava farla iniziare, quella settimana. che poi una volta avviata se ne sarebbe andata a terminare. e col terminare, il piacere dolcissimo, ambrosiaEtMiele, del fatto avrei visto, per la prima volta, bergamo alta.

l'attesa del piacere, verosimilmente. che però è in grado di ovviare tutte le svolte. è un lusso che è che per pochi. la cosa titillante, a proposito di cose di cui andar eventualmente fieri, è di smetterla di voler solo attendere. ma buttarsi nel presene. che forse sarà meno da film. però, vuoi mettere: è quello che si vive. vivere, che è poi quello che ci tocca fare, indi per cui... [si potrà terminare un post con dei puntini di sospensione? evidentemente bisogna farne un altro: fuori setting]

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