Saturday, July 29, 2017

rebound vacanziferi

tra un baricco e l'altro. nel senso di post, dico.
ed a proposito di dico.
ma dico io.
cioè, ma ha un senso?
sono trentaduemesi che sto là dentro.
prendo ben una settimana di vacanza.
e chi è l'ultima persona che incrocio prima di andarmene?
roba che mi son fermato al dispenser dell'acqua a bere, e costei mi si è avvicinata per bere pure lei.
ed io che mi sono scansato col bicchiere in mano mentre bevevo il primo [avevo sete, me ne serviva almeno un altro].
no.
dico io.
tra tutti le centinaia di persone.
chi?
lei.
quella che, in un attimo, prolungato nevvero, di obnubilamento estivo scorso, mi era parsa la persona più interessante da conoscere là dentro. e che avevo, nevroticamente, messo su una sorta di piedistallo. quella che mi sembrava una specie di mosca bianca là dentro - invero anche per il colorito sul diafano, ad iscastonare l'occhio chiaro ed il capello liscio biondo. quella che mi appariva così colta e raffinata nello scrivere [me la menano pesantemente ancora oggi per quell'abbaglio: riassunto in un "ricordati che lei suggerisce i diari di bridget jones"]. quella che avevo pensato cosa scriverle per giorni e giorni. e non dire dei dialoghi immaginifici che mi ero possibilmente fatto. roba da coprire un discreto ventaglio di possibilità: avevo la battuta pronta.
non avevo considerato abbastanza il fatto non rispondesse affatto.
in effetti, in quel caso, dialogare diventa complicato. non riesce nemmeno a darti una grossa mano il dialogo immaginifico.
i mesi, dal giugno dello scorso anno fino alla primavera avanzata di questo, sono stati duri. lei è la protagonista femminile principale dalla parte dello storytelling bigio, ed un po' deprimente.
ogni tanto la sogno. è il fatto non mi abbia risposto. non è lei in se [contina ad avere un viso che mi ammalia. delle belle tette. ed un culo che un filo deborda - un filo un filo lungo] ma è l'eponimo di colei che non mi risponde. che si sottrae a qualsiasi forma di confronto. il rifiuto.
naturalmente anche oggi.
nemmeno un cenno di cordiale scambio impersonale, nei fondamentali di quando due persone stanno convididendo uno spazio relativamente ristretto: quello attorno ai dispenser dell'acqua.
dico io.
l'ultima persona che dovevo incrociare.
ostinatamente muta e rimbalzante. [lei sa chi sono. quello che le mandò quel messaggio - sgarruppato, forse - prima di cominciar a vedere tramontare in maniera mesta l'estate].
anche per questo mi è partito un rebound un po' complicatino.
d'altro canto se dopo tutti questi mesi ancora succede così - e non è che fossi così innamorato di lei - è probabile che le sedute da odg non siano un lezzo che mi colgo, così, 'ché dà un tocco di glamour.

ho risolto - anche - facendo trentachilometri in bici.
il mio culo - indolennzito - ringrazia.

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