Monday, September 2, 2019

l'amico lorenzo e la sua proudituinde di poter esprimersi su russsssò

e quindi niente. ho bisogno di spazio. ho letto questo post qui dell'amico lorenzo, e mi son sovvenute un po' di considerazioni. solo che me le scrivo quivi, più che appesantire la commentistica del suo post.



considerazioni, alcune, di merito specifico. altre di principio, di nuovo, teoretiche.
piccolo preambolo: è curioso come renzie abbia segnato la semantica anche dei faivstarrrrrrre. dopo i professoroni, ora si rosica. tutti assieme appassionatamente. c'è un file rouge interessante che lega questi approcci palingenetici: tutto quel che è venuto prima, di base, non ha capito un cazzo.
nel mio piccolo non rosico, non insulto [fascisti e razzisti sono altra categoria], non sbeffeggio il mio pari. al limite sbeffeggio il potente, specie se potente senza merito, un incapace, senza promanare autorevolezza alcuna: non mi riferisco necessariamente a quello là il capitone e agggggggigggggginnonnnnuostro, però agggggggigggggginnonnnnuostro e quello là il capitone sono un ottimo esempio.
non rosico, però eccepisco. vibratamente.
eggià.
perché, amico lorenzo, non è che puoi risolverla così, come una patta a scopone scientifico: "efficiente, o inefficiente, migliorabile?" come se fossero dettagli trascurabili.
perché, metti che domani su russsssò vince il no all'accordo con [ealllllloraaaill]piddddì. e beh. sarà pure cosa dei faivistarrrrre, però minchia se riguarda anche me. che faivstarrrrrrrre proprio non sono.
stessa cosa che se vince il sì.
la cosa mi interessa e mi riguarda. e non posso farla scivolare con incurante omogeneità, che l'importante e che "però c'è", col dettaglio se sia efficiente, inefficiente, migliorabile. non si sta mica decidendo chi vince l'isola dei famosi, o ballando con le stelle. per cui stigrandissimi cazzi. c'è di mezzo l'imbocco da dare a quel che sarà di una nazione.
sei troppo informato per non sapere dei due provvedimenti che, il garante della privacy, ha comminato piattaforma e l'infrastruttura tutta. [qui e qui]. e se non vogliamo risolverla con l'ermeneutica del garante al servizio del pidddddddì o dei poteri forti, qualche pensiero di analisi-[auto]critica, dovrebbe sgorgare, zampillando magari timido.
chi ratifica i dati? non tanto il notaro, che li formalizza. ma chi porta i dati al notaro, dico. se non ci sono log abbastanza verbosi da indicare chi fa cosa, chi si connette con quale account, chi certifica, chi estrae i risultati di una consultazione? e più a monte: chi decide come deve essere posto il quesito - che un qualche importanza deve pur averlo. e più a monte ancora: chi ratifica che i votanti sono elettori faivstarrrrrrrre? chi controlla che non ci siano iscrizioni doppie, triple, multiple? chi garantisce che io non stia votando con qualcuno che accanto a me non mi obbliga a farlo in un modo o in un altro? immagino sia qualcuno della casaleggio. e perché dovrei fidarmi di uno come casaleggio, esattamente come tu perculi coloro che "pendono dalle labbra di chi non si sa bene segretario/capocorrente?". la casaleggio è un'azienda di diritto privato, che risponde a soggetti privati, ma che incide in maniera segnante, e con riverberi importanti, nella semantica istituzionale di un paese. ecco perché i partiti [anche se si danno l'allure da puri e si definiscono movimento] non possono essere srl, snc, spa. anche l'alveo della categoria del diritto cui devi far riferimento, non è casuale, scelto così, come ci piace. non è una questione se l'istanza è inefficiente o migliorabile. è potenzialmente un vulnus. e se anche casaleggio e gli amministratori fossero in assoluta buonafede, un sistema così hackerabile, come si fa ad essere così suadenti che tutto vada secondo democrazia [dei pochi votanti]? tutto così tranquillo? sicuro? apodittico?
[apro una piccola parentesi provocatoria. cosa avresti detto, quanto ti saresti scandalizzato se, ventanni fa, i deputati e senatori di forza italia avessero avuto l'obbligo di versare un obolo mensile a mediaset, società privata facente riferimento a colui che aveva contribuito in maniera importante a farli eleggere? non è esattamente quello che sta succedendo con i cittadini faivstarrrrrre del parlamento verso la casaleggio? nessun dubbio? tutto apppppppostocosì?]
sei un ingegnere dell'informazione, non ti sfuggirà che la centralizzazione di quel tipo di informazione - elettronica - si porta appresso quel genere di criticità. una banca [parlo per esperienza abbastanza diretta] non potrebbe nemmeno registrare il dominio, se garantisse quel tipo di farraginosità e lacune. e tu non ci affideresti un copeco che uno. la banca ci ha i risparmi delle persone. occhei. e quanto è tanto importante il riverbero istituzionale di tutti noi? possiam buttarla in sfaccimma, inefficiente o migliorabile, basta che ci sia?
e se domani vincesse il sì, e poi un sacco di parlamentari votano no, o viceversa. come la mettiamo? è più ignominia aver tradito i fondamentali del movimento, o più importante poter svolgere le proprie - legittime - scelte in nome dell'articolo 67? ovviamente articolo della Costituzione ed ovviamente quello del vincolo di mandato. Costituzione che - immagino - abbia voluto tener così col referendum del 2016, incidentalmente quella volta in cui si votò al medesimo modo.
per questo, proverei ad allargare il discorso. non è russsssò, in sé. ma il concetto di democrazia rappresentativa. perché se russssssò lo si usa per consultare la base per questioni interne, e stigrandissimicazzi. ma se si vuole smontare, appunto, il concetto di quel tipo di democrazia, per soppiantarlo con quella diretta - al netto della meraviglia tecnologica da istanziare per esercitarla - avrei da eccepire pure qui. in maniera vibrante.
innanzitutto perché dovrei essere un obsoleto luddista io, e un visionario chi la vuole soppiantare del tutto? rousseau - il filosofo dico, non russò - ha immaginato l'istanza, ma per quale motivo avrebbe dovuto aver necessariamente ragione lui? certo, la democrazia rappresentativa non gode di ottima salute. perché chi ci ha rappresentato non ha onorato al meglio quell'onere. ma di nuovo è come buttare il bambino con l'acqua sporca. se per te la soluzione è la democrazia diretta, per me è una classe di rappresentanti all'altezza: non mi scalda il cuore siano seicento o novecento. mi sta a cuore siano bravi, preparati, competenti, mediamente [molto] migliori della media di coloro che rappresentano. non solo mediamente più onesti, ma anche mediamente molto più capaci. chi guarda più alla luna: la visione di casaleggio o il mio intimo desiderata? perché non è mica detto che il popolo, la maggioranza, faccia necessariamente scelte giuste, solo perché è maggioranza. la maggioranza delle persone vorrebbe non pagare le tasse, ho idea. è giusto? a fronte del rebound emotivo - magari - di un qualche crimine efferato, non mi stupirebbe se la maggioranza decidesse per la pena di morte. è giusto? o lasciar affogare le persone in mare, quandanche mandati dai trafficanti di essere umani. è giusto?
il fatto che, tecnologicamente, il cambio di paradigma sia possibile - a partire da tutti i limiti, tanti, di russssssò - siamo certi sia auspicabile come la migliore delle scelte possibile, dato l'ampio novero? siamo in possesso della teoria e della tecnologia per utilizzare l'energia atomica da circa un secolo. al netto dell'entusiasmo inziale, e dell'obrobio per averla usata anche per fini bellici, è in questa direzione che vogliamo o auspicheremmo andare? il "passaggio epocale" [ecco, magari anche meno, suvvia] dell'internette, più che usarlo per fare il russssssò, ci ha reso sicuramente più informati: quanto meno in potenza. così non rimarrà misconosiuta la verità sulle scie chimiche, dell'aereo che non si è schiantato sul pentagono, dei video che dimostrano trafficanti libici in combutta con le ong [tutte, ovviamente] mentre trasbordano migranti. quindi si è migliori per consecutio inconfutabile? oppure si è migliori perché poi c'è di mezzo il discernimento. che è cosa lenta e che si conquista a fatica [e di nuovo la preparazione, competenza, cose faticose]. siamo più interattivi, certo. e possiamo noi dir la nostra. esattamente come il fatto si pubblichino dei post sui soscial, quindi parlando alla propria bolla. ci ha resi tutto questo, come conseguenza inevitabile, commentatori illuminati poiché cittadini consapevoli? oppure ha prodotto tanto, troppo liquame pieno di livore, odio, frustrazione. questo per il fatto che il paradigma interlocutorio sia così diverso da quello che siamo soliti usare da qualche centinaia di secoli. vorrei vedere quanti leoni da tastiera sono in grado di ribadire, guardando in viso l'interlocutore, quello che digitano con tanta facilità dal proprio dispositivo grazie alle magnifiche sorti e progressive dell'internette soscial. chissà se anche tu saresti sistematicamente così caustico e risoluto nel ribadire le istanze che - sacrosantemente - ti stanno a cuore. [nel mio piccolo, questo blogghettino, ha mediamente 9-10 lettori. ma son ben consapevole di voler fare una cosa da piccola provincia denuclearizzata].
non è che se c'è lo strumento, insomma, significa si riesca ad usare per forza al meglio. e ragionarci al riguardo, questo non significa sfanculare da luddista lo strumento a prescindere.
così, posto chissà cosa ci riserva il futuro con tutte le sue possibilità, non sono così convinto che la democrazia diretta sia a tendere il meglio. anzi. di certo, oggi, improvvisarla, senza costruirci attorno un'impalcatura Costituzionale organica e mirata, è un po' tipo inziare dai serramenti, prima di gettare le fondamenta di una casa. è qualcosa di disarmonico. col cazzo efficiente o inefficiente o migliorabile basta ci sia.
sperando che nell'immediato, domani, non diventi potenzialmente dannoso, o pericoloso. anche perché a decidere, non sarà affatto una maggioranza. sarà la maggioranza di una minoranza.
non è esattamente la stessa cosa.
[poi, nel dettaglio, domani io avrei votato sì, e tanto per cambiare non siamo d'accordo neppure a 'sto giro. sì, come minore dei mali. per quanto, dovesse mai vincere il sì, ne vedremo delle belle [c'è dell'ironia, se non si era capito]. ma per quello, se mi viene, mi diletterò a sbeffeggiare. quelli potenti, ovvio [ho idea che l'elevato statista darà soddisfazioni, in termini di ispirazione]].

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