Saturday, September 21, 2019

'sto cazzo di sentimentonuevo

"la tua pelle come un oasi nel deserto, ancora, mi cattura.
ed è bellissimo perdersi in questo incantesimooooo... oooo... ooooo
ed è bellissimo perdersi in questo incantesimo"

chissà quante cazzo di volte devo averla canticchiata, 'sta cosa, negli ultimi venticinque anni.
senza mai cantarla, veramente.
oggi mi è arrivata diritta qui, sulla mandibola, a tirarmi un cazzotto: figurato quanto stordente.
sarà questa specie di faccia soddisfatta di battiato. sarà che alice è bellissima, con questa voce profonda e di velluto. bellissima colle sue rughe e gli occhiali da vista.
la pelle, oasi che cattura.
e l'incantesimo in cui perdersi.
sarà che quel cazzo di incantentesimo negli anni me lo sono sognato, teorizzato, agognato, immaginato, santificato, raccontato, masturbato, destrutturato, desiderato, sclotomizzato, relativizzato, sublimato, mesmerizzato, castrato, pitturato, incasinato, peccamizzato, idealizzato, verbalizzato, compulsivizzato, pindaricizzato, intorcigliato, razionalizzato, sussurrato, nevrotizzato che alla fine ho perso il filo. ed il senso. ed è venuto un po' giù tutto.
e così non so concedermelo, me lo allontano, quasi la sensazione di non esserne capace.
la pelle come un'oasi. il sentimento. l'incantesimo.
li guardavo cantarlo sul palco, l'accompagnamento coinvolgente dietro. il sorriso che non abbisogna d'altro.
mi è partito uno struggimento che levete. come percepire che è cosa altra da me. niente roba nueva.
e mi è venuto un po' da piangere [per quanto, in queste ultime settimane non è che faccia molto testo. capita spesso. più che come effetto, credo, che come chissà quale causa].

ascoltatela. e voi che ci riuscite, pigliatevelo quell'incantesimo.



[e comunque, visto che è geniale e mai banale: l'incantesimo, non finisce sull'accordo di tonica, ma di quinta, senza che diventi una settima. come sospeso. probabilmente che fugge. per quanto, cazzo, sto cazzo di incantesimo...]

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