Monday, August 27, 2018

'na letterina aperta [suvvia, piccolo psicopipponcino] al mitico lorenzo

un "amico" feisbuch la butta lì, semplice.
"I miei "amici" che si definiscono di sinistra, continuano a denigrare la maggioranza: beceri, ignoranti, stupidi, dal basso quoziente intellettivo, pecore in gregge, ma...ma cosa resta di una sinistra senza popolo, cosa sono? Un gruppo di intelligenti e istruiti boriosi? Come pensano di costruire una opposizione fatta di idee? Come mai se sono così intelligenti non riescono a capirlo?"
volevo rispondergli sul feisbuch.
poi, mentre affettavo il melone, mi son reso conto la risposta sarebbe stata molto lunga. e ne sarebbe uscito uno [psico]pipponcino. roba che sul feisbuch va e non va. e poi mi son detto: me lo scrivo quivi. che poi mi rimane, giusto per rileggersi qualche tempo dopo. per vedere quanto son cambiate le cose.
e quindi gNente. questa dovrebbe esser la risposta.
caro Lorenzo.
io non mi definisco di sinistra. io sono di sinistra, per quanto - tecnicamente - mai stato comunista [sei molto meno sprovveduto di come a volte rispondi ai tuoi interlocutori. non ti sfuggirà il distinguo]. non sono nemmeno tuo "amico". al limite sono stato un fanZ scatenato del bassista dei "punto G" [eravate geniali, a partire dal nome].
ecco. ti dirò. la domanda che fai "cosa resta di una sinistra senza un popolo?", è un'ottima domanda. anzi, è la domanda.
la prima riposta che mi viene, itellettualoide e poco pragmatica mi rendo conto, è che resta l'idea, pervicace. che è fottutamente difficile da mettere in pratica. particolarmente impopolare in tempi più agitati et ubriachi. tragicamente complicata se, chi quelle istanze le dovrebbe portare avanti è inadeguato, e prono al potere, tanto da venirne identificato con. oppure decide che le istanze si possono declinare in maniera creativa, tipo innestandole di liberismo spinto.
[apro due paretesi]
[la prima: i tempi agitati et ubriachi sono tipo questi. dove c'è per fortuna ancora quell'oggettino, la Costituzione, pensata quando si era più sobri. quella che ci si è adoperati per difendere da una modifica un po' naif. che non oso immaginare i vituperi oggi, se fosse passata quella riforma.].
[la seconda: questa unione simbiotica con il potere sta montando, molto più velocemente di quanto si potesse immaginare, anche con la componente nuova del governo del cambiamento [distaminchia], 'sì insomma, i faivstarrre [5S]. quelli della lega sono venticinqueanni che sono simbiotici al potere. solo una bella distrazione di massa - narrazione - riesce ad alzare la cortina fumogena e farlo dimenticare. ora il potere siete anche Voi. e ne subirete il fascino obnubilante e mefitico, pagandone le conseguenze, tra un po'].
[chiuse le parentesi].
essere di sinistra. le parole di sinistra. le idee della sinistra sono fottutamente più complicate. perché in fondo l'istanza del "mi faccio i cazzi miei" è calettata, vulcanizzata nel nostro cervello, nella parte più arcaica. in fondo era la cosa che ci serviva per sopravvivere appena fuori la caverna. l'idea del "mi faccio i cazzi miei, ma considero, mi faccio carico un po' anche degli scazzi degli altri" è un più recente. anzi, la butto lì: è un bel passo avanti. perché, riduci-riduci, in fondo di questo si tratta. guardare un po' oltre i cazzi propri, e considerare anche gli scazzi degli altri. e magari porvi un po' di rimedio. o magari riducendo le differenze quanto meno nelle possibilità di ciascuno.
sai come me l'immagino io? l'istanza fondamentale della sinistra, dico.
una specie di sistema controreazionato. perché le differenze che ci sono in uscita ad un sistema, inevitabili, sacrosante, ineluttabili, facciano da contro-reazione in ingresso. ed il sistema si mantenga stabile. e non esploda.
è fottutamente complicato. specie considerando i sistemi complessi come quelli sociali.
ecco, appunto, la complessità.
ho avuto un rapporto di amore-odio con il poli[tecnico]. però credo che il più grande lascito, oltre ad un titolo che può essere solo chiacchiere e distintivo, sia l'istintuale memento esista una complessità nei sistemi della vita reale.
anche per questo io, tendenzialmente, non denigro alcunché, o la maggioranza. al limite critico in maniera parossistica quel branco di [mediamente] mediocri spocchiosi che ci ora sono al governo [ecco, la critica parossistica è tipo questa]. non tutti sono così, ovvio. ci sono persone più che preparate e capaci. quindi considera come consideri quelli che la media la abbassano.
io sono in [stretta] minoranza. credo che la maggioranza abbia scelto in maniera sbagliata. l'ha fatto in buonafede, nella stragrande maggioranza. e pur pensandolo sono certo di non essere [boriosamente] migliore. non so quanto sia più intelligente. però un po' istruito sì. ed anche informato. e non me ne vergogno, anzi. e mi si alzano le antennine quando si prova a darne una specie di connotazione negativa, in maniera più o meno consapevole. come hai fatto tu nella domanda. perché persone non istruite, si convincono più facilmente. anche con trucchetti che spesso sono una specie di mitridatizzanti colpetti bassi [sì, cazzo, uso pure termini che mettono distanza, lo so. o forse generano curiosità. tipo spiegare chi era il re mitridate]. sì. insomma. se sei [più] istruito a diventare un po' più consapevole e un po' più critico è un attimo. e ad un certo potere, questo piace mica tanto. e per quanto l'attimo di quel passaggio è un attimo dove ci può star dentro di tutto. e dare il tempo a cosa improbabili e/o pericolose di agitarsi.
da ultimo [il pipponcino è già abbastanza pipposo] ti farei notare lo iato capziosoncello che hai infilato nella domandina. cominci rivolgendoti ai tuoi "amici" di sinistra, quindi persone singole, e poi... hhhooop, eccoti uscita la masnada dei politici, quando non addirittura la categoria della sinistra. sono tre cose ben diverse, non ti sfuggirà.
io sono andato all'incontrario: dalla categoria, un accenno alla masnada. e poi con me.
aggiungo un'ultima cosa, sempre su di me.
io sono di sinistra. ma non faccio attività politica in senso stretto. questo per una serie di ragioni, a partire dal fatto stia già facendo una fatica non indifferente a mantenermi vivo. provo, nel dettaglio di ogni giorno qualsiasi, a non dimenticarmi troppo spesso degli scazzi degli altri, compatibilmente al fatto - appunto - fatichi a mantenermi vivo. poi sento alcune istanze più acute che altre. così se riuscissi a ritagliare tempo o assicurarmi un po' di messa-in-bolla interiore, farei qualcosa in ambiti che hanno a che fare con i migranti. migranti. senza accezione di dove immigrano, figurarsi anche solo pensare al concetto di clandestini o meno.
lo farei perché penso che in questo momento loro siano veramente gli ultimi. e mi importa veramente un cazzo starmene in una stringente minoranza. è una scelta molto semplice da fare, decidere da che parte stare, dico. poi è vero. la sinistra [partitica, movimentista, che è anche vicina al potere] dovrebbe pensare anche ai penultimi, i terzultimi, i quartultimi. specie quelli meno istruiti, meno informati, meno consapevoli. che sono prede più facili dei trucchetti mitridatizzanti di cui sopra. cui si fa pensare siano in realtà i secondi, o i terzi. e se non dagliAll'Ultimo so cazzi, poi retrocedono. quella sinistra partiticamente intesa deve di certo [ri]cominciare da lì. ed abbandonare [un bel po'] di turboliberismo. anzi, se fa 'sta cosa qui, poi viene più semplice fare quella prima. come si faccia, nel dettaglio posso saperlo, o forse no. fintanto che non fa quello, la poltiglia governativa che s'agita adesso ha i decenni contati. sempre non si imploda rovinosamente prima.

io, nel mio piccolo ed inquieto, provo a osservare la complessità. magari prima o poi andrò a far qualcosa per i negretti. oggi ho avuto l'aumento. e può essere mi compri un'auto [usata, ovvio] piuttosto borghese.
e proverò pure a smontare le logiche degli idioti da tastiera. se e quando capita. per quanto ci voglia un sacco di tempo. e una buona dose di antidoto contro lo sconforto, che ogni tanto mi prende pure.

ci vorrà, comunque, del tempo. forse troppo. nel contempo speriamo che la masnada di cui sopra non si faccia inculare troppo da quello che veramente comanda. che le conseguenze, poi, le paghiamo tutti. sia gli "amici" di sinistra, sia quelli che oggi inneggiano al cambiamento. il paletto della presunta palingenesi, si inoculerà prima che se ne sentirà il fastidio: oltremodo inevitabile.

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