Sunday, December 23, 2018

piccolo post veloce /4 - farewell strategy

una diecina di giorni fa ho dimenticato, per la prima volta in millemiGlioni di volte, una seduta da odg.
ero convinto fosse per il giovedì. invece era stata fissata il mercoledì. quando ho letto il messaggio sul uotsapp mi si stesse aspettando è stata una cosa del tipo svuotamento e poi riempimento, con tanto di rumore nella mia testa, tipo svvvvvvuoooop-ffffuoooooo per il cambio di pressione intraemozionale.
l'ho chiamata subito. da una parte volendo sprofondare per l'ansia da prestazione miseramente riuscita miserrima, dall'altro con questa sensazione di stranimento, per la cosa nuova che mi si palesava nei pensieri, sulle guance, negli alveoli.
mi ha risposto molto più serena di me. ho quasi intravisto - per quanto si possa intravvedere una cosa al telefono, ascoltanto una voce - un vago odorar di sorriso appena accennato.
ho continuato a riverberare un poco. ma era talmente una cosa strana che l'ho comunicato ad un paio di persone. e così l'amico luca e l'amica paola mi hanno subito fatto notare una cosa talmente banale che non si poteva non intelleggere. per quanto l'inconscio fa un po' quel cazzo che gli pare. e quindi non ho saputo o voluto riconoscere, da subito.
e cioè, che neppur troppo in fondo, era una buona notizia.

in effetti il sorriso appena accennato gliel'ho intravisto, poi, ad odg. quando le ho raccontato della cosa che avevo intelletto.
una cosa da moderata soddisfazione.
condivisa.
chissà quanto, appunto, per la condivisione delle cose intellette - significa che si comunica nella maniera più sopraffina, cosa che aiuta una che fa quel mestiere.
chissà quanto per il fatto di star ad intravvedere la chiusura - parziale, ma significativa - di un suo lavoro.
chissà quanto per il fatto che, come le ho detto - non senza che un groppo in gola, improvviso, di disorientante presa di consapevolezza mi incrinasse la voce e mi inumidisse i condotti lagrimari - non mi senta così serenamente in garrulità da - forse - anni.
io non sono molto abituato andare a chiudere, in un certo modo, un percorso terapeutico. lei è un po' più pratica, per ovvie ragioni esperite.
è probabile si abbia da organizzare una farewell strategy.
che poi quando ne prendi contezza, tutto diventa più possibile.

[vabbhè, non è propriamente un post veloce. ma mi è venuto di scriverlo così, senza pensarlo prima troppo]

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