Saturday, September 23, 2023

intermezzo retorico migrantistico - che brava la diana santini

[disclaimer. fatico a far tutto. anche - soprattutto - scrivere: non pretenderete mica lo rilegga  neh? questa è primissima stesura. immagino refusi e complicazioni di fruizione come non ci fosse un domani]

la diana santini non è tra le mie giornaliste preferite della radio. una questione a pelle, più che altro.

però qualche giorno fa ha dimostrato di saperla fare molto bene, la giornalista.

ha attraversato lo stivale terracqueo ed atterrata a lampedusa. lampedusa quando ancora il resto del meinstriiim mica raccontava del delirio che stava succedendo là. cioè settemila migranti, in un'isola con settemila abitanti. nemmeno più nell'hotspot, anche per il semplice fatto dovrebbe contenere quattrocentocreature. quindi migliaia a zonzo.

e la diana ha fatto quello che dovrebbe fare un giornalista: osserva e racconta. e siccome è radiogiornalista ha intervistato. una sera, direttamente come viene viene, un microfono aperto con costoro. ed ho avuto la percezione, sulla novanta e cuffie nelle orecchie, di come il fenomeno migratorio si porti dietro la complicazione di un fenomeno epocale. qualcosa che io non so nemmeno come si inizia ad immaginarne la portata. ed i milioni di milioni di milioni di effetti che determina, che determinerà [con il riscaldamento globale che catalizzerà esodi, qualcuno ha idea di cosa succederà? [nelle vie calde la temperatura si alzerà. moltitudini, moltitudini. mamma mica che festa]]. ma non ho percepito solo quello. grazie alla diana che ci ha ricordato di come sappia fare bene il lavoro di giornalista. perché ho avuto la sensazione quasi fisica di averci lì accanto le creature. che è il fenomeno epocale. che coinvolge persone. e le persone eccole lì, ad ascoltarne la voce, la storia, la vita, la grandissima soddisfazione di aver messo il culo al sicuro. la complessità che non ci sta nelle mia testa. e le storie singole, due, tre, che attanagliano la mia cattiva coscienza di persona privilegiata [vicino al burnout ed irrisolta]. gli estremali che si toccano: la globalità di un fenomeno, e la vita di ogni creatura che è parte di quel fenomeno.

sono una persona poco capace. ovvio mi coinvolga la vita di quella particolare creatura. anche il fatto che abbia imparato come prima parola: piano! quando si avvicinano i soccorsi: piano, soccorriamo tutti, se fate piano ci si salva tutti. anche il fatto che sia in viaggio da anni. anche il fatto che guarda di sottecchi i tunisini, che in tunisia quelli neri come lui siano vittime di atteggiamenti razzisti.

poi la diana ha smesso un po' la parte della giornalista di reportage, ed ha vestito i panni di cronaca più spiccia. financo travolta dalla meraviglia di una che viene dall'efficienza milanese. com'è possibile che non si stia facendo praticamente nulla per ovviare alla totale mancanza di accorgimenti logistici: com'è possibile che dopo qualche giorno ancora si lascino all'addiaccio centinaia, migliaia di persone, in attesa di essere imbarcati per la sicilia. come se tutto fosse lasciato quasi al caso. o quasi si decidesse di non gestire quell'aspetto. che a sfamarli, rifocillarli han fatto cose incredibili i lampedusani.

e poi il giorno dopo è avvenuto un testacoda, financo vomitevole. quando il conduttore da studio ha annunciato la notizia: un videomessaggio della presidente del conglio sull'emergenza migranti. e la diana mi ha fatto tenerezza, commentando: eh, magari annuncerà delle soluzioni pratiche per gestire questo buco logistico, che ri-aprano luoghi, che dispongano attrezzatture per non lasciarli come sembrano essere dimenticati ora. ed infatti il video della fratelladitalia a proclamare una stretta sicuritaria, cpr in ogni regione, diciottomesi di reclusione massima, pugno duro contro l'immigrazione, blocchi navali.

"diana, la prima ministra non ha annunciato esattamente quello che ti aspettavi". testacoda. financo vomitevole. in prigione,. in prigione. è solo quello che sanno fare. nemmeno: propagandare.

ancora non si sapeva dei quattromilanovecentotrentottoeurI per non finire nei cpr. non si sapeva ancora che son bravissimi a scavare.

avremmo bisogno di una classe dirigente che si attrezza per gestire il fenomeno. abbiamo nei ruoli apicali dei neofasci inetti ed incapaci.

intanto però, la diana, che gran bel modo di ricordarci sia una brava giornalista.

[che mi sarebbe piaciuto occuparmi delle istanze delle vite dei singoli me lo racconto. ma ho smesso forse di crederci.]

[e comunque aveva capito tutto lui già nel 1982.
mentre vai a capire perché, una decina di anni dopo ne rimasi così stregato]


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