Saturday, August 13, 2022

faccio un post cazzaropolitico /3 - carlo-winston, che pezzo d'uomo d'azione [post già vecchio]

siccome a scrivere post solitari sono più lento che a cambiare appartamento [un piano di scale di differenza], questo è già vecchio, prima ancora di scriverlo. l'avevo pensato durante il faticosissimo travaglio del patto carlovuinston-piddddddddì. poi carlovuinston, con la voce [finto?]strozzata ha esclamato in tivvvvvù: nun se ne fffà più nulla, quelli lì hanno voluto anche gli ecocomunisti, che si fottano, me ne vado!

così è incrocio anticausale con il post che volevo scrivere, che nasce vecchio. anche perché, prima della rottura di carlovuinston, quegli ecocomunisti erano già, la scelta più probabile il venticinquesettembre, nell'anno che son cento anni dalla marcia su roma. al netto possa fottere a qualcuno, la mia scelta più probabile, intendo. poi mica detto, la scelta nell'urna dico.

incrocio anticausale, perché intuivo come necessario l'accordo carlovuinston-piddddì, pur gli ecocomunisti come più probabile ics sulla scheda. pur già ben acconcio degli strali di carlovuinston verso abbastanza tutti coloro che non sono carlovuinston. strali tuitterdilaganti, via via più pugnaci quanto ci si allonta dall'essere carlovuiston, alla sua sinistra, come alla sua destra. solo che alla sua sinistra ci sono praterie tipo conquista del vuest, alla sua destra praticelli. però siccome l'arco costituzionale è quello lì e la pugnacititudine pure, vien fuori il paradosso che la densità del suo essere pugnace, verso coloro che non sono carlovuinston, è molto più densa alla sua destra che la sua sinistra. [vabbhe, dai, era 'na cazzata. non far ridere, lo so]. poi vabbhé ci sarebbe anche renzie, nel non essere carlovuinston. anzi, è un'antinomia. talmente sovrapponibili come offerta politica, talmente simili nell'essere narcisisti egoriferiti, quindi mutualmente autoesclusivi. carlovuinston e renzie sono la stessa cosa, e contemporaneamente l'essere uno è l'apoteosi del non essere l'altro. e infatti, come logica conseguenza, hanno fatto un accordo fra di loro. è tutto bellissimo. ma di questo in un altro eventuale post cazzaropolitico, tra me e me.

comunque.

durante il travaglio e per la brevissima vita, tipo farfalla psichedelica, dell'accordo carlovuinston-piddddddddddì mi sovvenivano alcune considerazioni. anche queste un po' in contrapposizione fra di loro.

una è che i sentimenti, idiosincrasici, forti e irrazionali, non li ingabbi né puoi categorizzarli più di tanto: carlovuinston mi sta simpatico. pur essendo un fottuto narcisista egoriferito. non so perché, ma mi sta simpatico, quanto non riesco a trovare una ragione per diminuire il bias, che mi ottunde, verso il suo omologo-antinomico: renzie. vai a capire come funzionano 'ste cose. e con carlovuinston ci prenderei volentieri un paio di birre, penso ne verrebbe fuori qualcosa pure di interessante a cianciarci. e magari potrebbe anche stordirmi con la sua spregiudicatezza cazzara, quando non irritante, a pensare di schierarsi con lui. giusto un attimo, ovvio. il tempo di far evaporare l'euforia alcoolica.

un'altra è che le discrasie di vedute politiche, come i cammini ottici, sono reciproci. quindi carlovuinston tuitteggia i suoi strali verso coloro che non sono carlovuinston, legnandoli retoricamente. affermando: le vostre proposte non sono le mie, cui segue pugnace perculamento. ecco. se succede questo non è che noi, da questa parte, si sia così per forza d'accordo su tutto. anzi. al limite non se ne fa una questione personale. che il fatto carlovuinston non sia noi, stigrandisssssimicazzi. anche perché il narcisismo di carlovuinston è importante. quindi la differenza saltalllluocchio. che poi certe istanze, in ambito economico, sono una visione diversa di giustizia ed equità sociale. evabbbhè: si sopravvive. altre istanze, invece, sposano un altro paradigma, che tiene conto dell'impatto sul riscaldamento globale. e la sostenibilità alla lunga. e qui magari si sopravviverà di meno. o almeno con molta fatica. anche se la fatica maggiore non la faremo noi, i nostri figli e nipoti. la faranno altri grandi tocchi di umanità, che gli capita la sfiga di nascere nei posti dove tutto ciò riverbererà in ben altro modo. quindi è una questione di giustizia ed equità umanitaria, storica, globale. mica non lo so che i riferimenti forti di carlovuinston, o quelli di cui aspira essere riferimento, su questo aspetto mostrano un qual forma di attrito [eufemismo]. che genera calore, peraltro. è che ormai non è mica più solo una questione di visione ideologica, di gaudenti fricchettoni. è evidenza scientifica.

quindi mica non lo sapevo sarebbe stato complicato starsene assieme. per quanto è molto più probabile preferisca farmi una birra con carlovuinston, piuttosto che il 95% dei puntacazzisti che metteranno la ics dove probabilmente la metterò io. proprio in ragione del fatto carlovuinston mi stia quasi simpatico, molto meno i puntacazzisti di questa parte, in quanto puntacazzista per primo io.

ma complicato non significa impossibile. e soprattutto allarga lo sguardo al bene comune. mettendo insieme la necessità di far sintesi, la parte nobile del compromesso e della mediazione. per contrastare qualcosa di ancora peggiore che il govenare complicatamente forze così diverse et eterogenee. eterogenee, ma almeno accomunate dal fatto di voler ridurre il danno di quegli altri imperanti. perché questo è il principio di realtà [pat-pat sulle spalle]. le condizioni attuali son queste qui. la destra, questa destra, vincerà. e tanto più vince largo, tanto più è peggio per tutti. anche per la maggior parte di coloro che li voterà. e che dall'altra parte si sia piuttosto spoltigliati è un triste dato di fatto. ma questo c'è al momento. e si deve cercare di far il meglio che si può. pur con tutte le contraddizioni e le complicazioni e le desolazioni che ne conseguono. scegliere per il meno peggio invece che per il meglio.

di questo carlovuinston se n'è un po' battuto. usando retoriche contro il contro al meno peggio. e lo maschera con l'idea di essere lui il meglio, per quanto perdente. però questo è abbastanza tipico degli egoriferiti. straccia un accordo che non sarebbe stato facile. ma che è meglio del fatto si perderà ancora di più divisi, piuttosto che perdere di meno uniti. straccia la possibilità, per il suo narcisismo certo, dando come probabile la difficoltà futura a causa del puntacazzismo - peraltro distribuito - degli accordati per interposto piddddddì.

aveva proposto il patto repubblicano contro questa destra. probabile che immaginasse dovesse essere lui l'Es di quel patto. e quindi non poteva reggere, nemmeno per un ego come il suo. infatti è venuto giù in un attimo.

un caso di narcisismo che sacrifica il bene comune. solo che è ha una leva tipo quella di archimede, con cui spiegava si potesse sollevare il mondo. sacrifico con tutto quello che ne consegue. anche per questo. mica solo per questo. ovvio. e ne consegue che verrà il peggio.

 

un paio di chiose di chiusura.

la prima è che non si produrranno le giravolte della fantasia delle cose che succedono. che magari arrivi a votare la maestrina o la [ecs]ballerina [peraltro la molto meno peggio dei tre]. l'altro, invece, proprio non si ricandida.

la seconda è che la storia del bene comune, fottuto sull'altare delle visioni solipsistiche e personali, è il punto che confutai al mio amico daniele. e le sue ragioni novacse, più di un anno fa. ero all'inizio di quel piccolo trauma, che ha contribuito pure quello a far venir giù abbastanza tutto lo scorso anno. ero all'inizio, quindi mi mancavano un sacco di dettagli, di prese di consapevolezze, forse di intuizioni. quindi ripensando a quella mail che gli scrissi un po' mi sento un tenerissimo ingenuo, in buona fede. certo. certo. è roba in milionesimi rispetto alla leva esponenziale di carlovuinston. però mi è tornato in mente pure questo. sarà anche perché irrompe spesso nei sogni. a ricordarmi che è una questione che mi pungola ed è ben lontana dall'essere risolta. specie se continuo con la fuga. in parte per ignavia, soprattutto per autoprotezione. e mi è tornato in mente perché per me è suo l'affermare che: l'ottimo è nemico del buono.

financo l'accordo carlovuinston-piddddddddddddì, poteva essere un tocco di buono, per quanto complicatino. tanti ego-onanismi, altresì, a pensar di essere solo loro l'ottimo. con l'antitesi del buono che invece sta arrivando.

la parte destra di carlo-winston

img: la parte destra di carlovuinston

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