Friday, August 26, 2022

faccio un post cazzaropolitico /4 - la delta di dirac del terzo polo [anche se dovrebbe almeno il quarto, a dir dei tempi di presentazione] [mi è venuto lunghetto]

quando ho letto finalizzavano l'accordo elettorale, travaglio di tre giorni, mi son detto: mo prendo i popcorne. con evidente punta di incoerenza, peraltro. dacché mi è venuta in mente, rifacendogli il verso, l'uscita paracula che il renzie fece nel maggio duemiladiciotto. si prese parecchie pernacchie, di cui si curò ben poco. ovvio. 

sono un po' incoerente, vero. però facciamo i dovuti distinguo.

lui aveva solo perso malissimo le elezioni. portando il suo pidddddì a meno che dimezzare i voti in quattro anni, passando per la sconfitta del referendum costituzionale. sì. quello per cui disse: se perdo lascio la politica. [poi ci siamo salvati la Costituzione, ma come scartina ci siamo tenuti pure lui]. insomma. lui era renzie al culmine della sua capacità di star sul culo alle persone come segretario pidddddì. tanto che, appunto, per contrastare quegli scappati di casa gialloverdi, magari anche no i popcorne. lui era renzie, occhei. ma avrebbe dovuto guidare l'opposizione [sì, lo so che fa ridere, anche quattro anni dopo. però lo stato dell'arte era tecnicamente questo, o avrebbe dovuto essere. popcorne. intoucuuuuulo i popcorne]. io sono un solitario vergatore di post solitari. i popcorne me li posso gustare, in panciolle. da osservare non ci sono i possibili sfaceli di uno dei peggiori governi repubblicani, fino al prossimo autunno intendo. da osservare c'è la mitica coppia: carlovuinston-renzie che si erge imponente ad attrarre i voti dei moderati, eponimi del terzo polo. so che carlovuinston-renzie e moderati in uno stesso periodo è una bella sventagliata lisergica. però questo cabarettano costoro.

nel post cazzaropolitico numero tre, me li immaginavo come un'antinomia. nel senso che carlovuinston è l'acme dell'essere non-renzie. e viceversa. potenza delle capacità esponenziali dell'egotismo narcisista. il fatto abbiano conchiuso un accordo elettorale, nel pensarli assieme, l'uno l'antinomia egotica dell'altro, mi sovviene la delta di dirac. che è trasformazione, una struttura matematica con cui gli ingegneri dell'informazione hanno una certa confidenza. quindi immagino l'amico emanuele. non è per escludere gli altri due/tre lettori - non per forza ingegneri. è che uno, nel momento dell'ispirazione psichedelica, fa riferimento agli strumenti culturali che ha incrociato durante la formazione. ho fatto le scuole basse.

quindi popcorne, pensando alla delta di dirac.

anche se in fondo carlovuinston-renzie, oltre ad essere antinomici non sono esattamente la stessa cosa.

renzie divide l'umanità in tre:

  1. lui, che in quanto renzie, gode della sua stima illimitata e incodizionata. a volte si chiede chi sia quello lì nello specchio, che non sarà mai renzie come lui, ma poi soprassiede;
  2. chi lo segue convinto, acriticamente e leopoldianamente, per cui il giudizio è neutro;
  3. il resto del mondo, cui va tutto il suo risentitissimo disdoro [eufermismo], che proprio non si capacita come non possa pensarla come lui, quindi seguirlo leopoldianamente. proprio non si capacita.

carlovuinston la fa più semplice: l'umanità si divide in due:

  1. lui, che può e deve fare e dire e disfare e contraddire e perculare e tuitteggiare e riperculare e bastonare [tuittengiando] e ritagliare la sagome di winston - quello vero - e tenersi il cartonato come fonte di ispirazione;
  2. il resto del mondo. che deve star un po' lì a farsi andar bene il fatto che lui faccia, dica, disfi, contraddica, perculi, tuitteggi, riperculi, bastoni [tuitteggiando] e prenda atto di tutto ciò, osservando lui trarre ispirazione dal cartonato di winston - quello vero.

poi, vai a capire come funzionino le antinomie: una birra con carlovuinston me la prenderei volentieri, ed ho idea me ne uscirei financo soddisfatto. renzie è un successo personale da esco-dalla-zona-di-comfort se mi trattengo dal non cambiare canale quando lo vedo sottolineare, con le sue smorfie da cabaret anni trenta, le sue verità apodittiche.

e questi fanno il terzo polo. dopo essersi sfanculati, insultati, perculati, contraddetti, confutati. come solo due perfette antinomie delta di dirac sanno fare. che poi, in fondo, è più che normale dopo che uno è stato ministro e l'altro presidente del consiglio dei ministri. nello stesso gabinetto, peraltro. che magari un po' di stima reciproca ci può anche stare che ne derivi, imperitura. ma loro sono carlovuinston-renzie. mica cotiche. che uno non capiva com'è che lui fosse solo ministro e non capo del consiglio dei ministri. l'altro non capiva come quel suo ministro non gli tributasse l'ovvia riconoscenza adorante di essere un suo ministro.

e questi fanno il terzo polo dei moderati. [che poi, se nel periodo si usa solo moderati, omettendo carlovuinston-renzie, l'effetto è meno lisergico. il soggetto sottinteso mitiga parecchio]. anche lì, a dirla tutta: terzo. sembra un po' come la metropolitana a milano. che han fatto la uno, la due, la tre, poi la cinque, ed ora stanno finendo la quattro. carlovuinston-renzie fanno il terzo polo. peccato siano almeno i quarti, se non i quinti ad esclamare in ordine di tempo: ehi, ci siamo anche noi, votateci! peste colga gli altri [sulla parte: peste colga gli altri, so' bravini, tanto. se la giocano per essere i primi]. e non è mica detto non arriveranno pure quarti, se non quinti, anche dopo aver contato i voti - ma su questo chiosa finale. che se fossero battuti pure dai faivstarrrrre sarebbe un contrappasso che Dante, settecento anni dopo, esclamerebbe: occcccorbezzoli! per poi virar in un più adatto metricamente: cazzo, una corbelleria del genere, in un girone infernale, proprio non mi sarebbe venuta in mente. che se poi addirittura pure l'alleanza popolare arriva lorodavanti, è tipo il monza che vince la scempions [peraltro: alleatipopolari unitipopolori, che adesso è accordo elettorale di tre partiti. ma non è mica detto da qui ad un mese, alle elezioni, rifondazione e/o potere al popolo non si scinda, vuoi mettere che uno usa un avverbio sbagliato in una risoluzione di un comunicato stampa]. o se fosse magari l'italecsit a passarli avanti? in fondo sarebbero sopravanzati da uno più o meno moderato come loro.

già. moderati. che si magnificano come gli elementi di stabilità [loro due, lo so che fa ridere]. e di garanzia di continuità dell'agendadraghi. che se, metti caso, con la pensione da banchiere centrale non arrivasse a fine mese, mario potrebbe tutelarselo il marchio: agendadraghi®. vuoi mettere quanto gliene viene fuori in royalties ad ogni riferimento di carlovuinston-renzie? agendadraghi®, che è un ottimo modo per intortare, distraendo come degli abilissimi prestigiatori, per ammantare il fatto non riescano proprio a far a meno di essere loro i protagonisti, oppure siano considerati elettoralmente un po' rejetti. e quindi si mettono assieme. non ostante la loro antinomia egotica. agendadraghi® sarà abbastanza largo da coprire quella delta di dirac così ingombrante?

oppure serve agendadraghi® assieme a centro? che poi: centro. alla loro destra qualche praticello. alla loro sinistra le distese di praterie che la conquista del west, scansate. vuoi mettere mica che qualche elemento perequativo possa essere financo abbozzato, no? e statalista sovietico chi alza il ditino a confutare il loro moderato destrismo economico. onta li colga e perculamenti tuitteggianti.

si ergono a difesa di un qualcosa che forse non è chiaro neppure a loro. abbacinati dalla magnifica loro magnificenza: uno per ciascuno di sé medesimi. ovvio. promettono agendadraghi® e vediamo chi ci casca. chi per obnubilamento di questi, oppure per scelta considerata meno disperata, o più agognatamente moderata. in fondo c'è chi non riesce a non votare qualcosa che si autoproclama moderato [dobbiamo voler bene anche a loro, suvvia]. sfugge magari loro il fatto che moderati e carlovuinston-renzie stiano nello stesso periodo, ed al riparo dalla sventagliata lisergica, li votino. il loro meno peggio.

tanto poi, mentre sventolano il bandierone agendadraghi® con la destra [a mario, daa traà a 'n bigùl, dai retta ad uno scemo: registralo quel marchio, ce fai un sacco di soldi] con la sinistra fanno la danza propiziatoria che alla fine la destra [minchiaaaaa e che destra] non stravinca, si scazzino abbastanza in fretta quei tre, cosicché si possa fare di nuovo la grande coalizione. dentro tutti. quindi anche carlovuinston-renzie, che so il centro no? nel senso che c'entrano il bersaglio di centrare ancora qualcosa. con le spillette agendadraghi® [a mariooooo, muovete, questi pure le spillette fanno: registralo 'sto marchio!]. dentro anche loro, ed irrilevanza fuori da soscial evitata. pfiuuuuuu. poi, per un attimo, si agganciano al principio di realtà e capiscono che oltre a risolvere la loro antinomia, difficilmente nessuno di loro due potrà fare il presidente del consiglio dei ministri. e così andranno alle consultazioni tenendo sottobraccio ben in vista l'agenda di ecopelle, con emboss de agendadraghi® [a mariooooo, non dir che non ti si aveva avvisato, questi fanno più soldi de te a far il premier [anche se il giro prima non hai voluto emolumenti]]. ed il PdR, esclamerà: ahhhhh, finalmente ho capito cos'è 'sta famosa agendadraghi®, che continuavate a ripetere ad ogni pié sospinto, oltre che decisamente ad minchiam. lo spot che ne facevate è sembrato quel tantino sgarruppato. ma 'stagenda è caruccia. ce ne avete mica una anche per me? [al che mario, finalmente, capirà la cazzata che ha fatto a non aver registrato il marchio. poi dice che non si è meritato, ex-ante, la trombata quando hanno fatto il PdR precedente].

insomma. carlovuinston-renzie e la loro antinomia egotica è una bella scecherata psichedelica. che renzie ha i suoi fedelissi. la legione. va sul sicuro. carlovuinston, più novellino, tira dentro un po' la qualunque, moderata ça va san dire. ma la qualunque. ci sta che statisticamente qualche svirgolata gli finisca sul musone. ma non solo. per quanto mi inneschi dei bias urticanti, credo che renzie sia tatticamente uno dei migliori là dentro [poi a farne uno statista ce ne corre millemiGlionidimiglia. è come io se fossi un casanova, perché mi son lanciato in un limonedurissimo - ricambiato - con una fanciulla conosciuta due ore prima]. renzie molti passi avanti carlovuinston, non ostante il cartonato di winston - quello vero. renzie migliore, anche grazie alla sua stronzissima spregiudicatezza. ha straperso le ultime elezioni, ma ha fatto eleggere abbastanza falangisti suoi. ed è riuscito, a suo modo da guastatore, a far ballare abbastanza tanto. e millanta il merito dell'agendadraghi®, ben in maniera anticausale, prima proprio inventassero la locuzione agendadraghi®.

per quanto alla fine, comunque, vale sempre far pat-pat sulle spalle al principio di realtà. non ostante la delta di dirac egotica, non ostante renzie-vuinstoncarlo, non ostante agendadraghi® più o meno a caso. anche loro sono meno peggio, comunque meno peggio, della destra. di questa destra. quindi ogni voto anche a loro è buono. specie, metti caso, se rosicchierà qualcosa alla loro destra. a sinistra la vedo moderatamente complicata - come indicano persone che la sanno più lunga di me, ovvio. proprio in virtù del fatto siano per un cazzo moderati. può essere che, al netto di qualche comparsa a corredo più o meno adorante, saranno solo loro ad essere eletti, nella loro antinomica eccellenza. e potrebbe essere uno spettacolo vederli in atto, se non fosse si sia piuttosto prossimi alla tragedia.

e vuoi vedere che non si avveri la profezia buttata lì dall'augusto professò, sul terrazzino sopra il mare. che almeno non mi ha citato agendadraghi®, per quanto intuisco subisca il fascino di carlovuinston, esattamente come si augurava "ci si levasse renzie dai coglioni". quando si dice: le spettacolari possibilità offerte dall'antinomia egotica. ecco. lui ha preconizzato, come una barbuta ed irsuta sibilla, il fatto che anche da solo renzie, con la sua sola presenza là dentro, può scombinare tutto e ribaltare parecchio. e chissà cosa può uscirne, allora. roba da far andare il popcorne di traverso. per un attimo ho intravisto qualcosa di inenarrabile. come una specie di lampo oscuro.

ma ci sarà tempo. dovesse mai capitare. l'autunno si avvicina. ed io non mi sento poi tanto tranquillo. non ostante i popcorne. potremmo finire sommersi, anche [anche] ringraziando le magnifiche capacità disfunzionali dell'egotismo narcisista. [è ironico, ovvio, se non si era capito, dopo aver letto così tanto].

No comments: