Saturday, February 17, 2024

scopare

se ci finisco a letto, poi le cose si complicano.

mi piace il sesso - toh, quando si dice una considerazione che fa esclamare: uau! - mi piace scopare, mi piace fare l'amore. non son mai riuscito a capire se esistano e quali i confini fra queste cose, che succede, cosa si prova se e quando si passa da una all'altra, e viceversa. qualcuno potrebbe facilmente osservare: pistola, evidentemente non hai mai fatto davvero l'amore. può essere. ci ho ragionato sopra come un vegliardo ottantenne, ho l'esperienza di un diciannovenne impacciato.

è che se ci finisco a letto, poi le cose si complicano.

ci ho pensato al perché di 'sta cosa qui.

una chiave di lettura con nuance para-romantico-profonda potrebbe essere: se si condividono certe prossemiche, se ci si dona nell'intimità - fisica - più profonda che abbiamo, se ci si lascia andare alle reciproche piccole morti, ovvio si stabilisca una relazione. pure di quelle importanti. che magari dura l'evanescenza di un'alba. ma che ti [mi] rimane addosso. roba che non si risolve girandosi dall'altra parte ad addormentarsi, dopo aver fumato la sigaretta, figurativamente ovvio.

e sono questo tipo di relazioni in cui rimango intrappolato, emotivamente. che mi riverberano dentro. per quanto sia riuscito a tacitare abbastanza del tutto il diavoletto e l'angioletto, quelli che stanno ognuno su una delle due spalle. il diavoletto esorta: la prossima volta sarà ancora più godereccia, altrimenti mollala; l'angioletto mi riprende: devi volerle ancora più bene ora, nel caso sposala. tacitati abbastanza questi due, rimane l'eco ed il riverbero. e non credo sia un bias della morale cattolicheggiante, quella che non si leva dal fondo, il brecciolino compatto su cui poggiano le fondamenta.

quindi se ci finisco a letto, poi le cose si complicano.

forse è che, come succedaneo, funziona fino ad un certo punto. provo a spiegarmi. [forse] vorrei una relazione sentimentale, compiuta e corrisposta [probabilmente], in cui scopare è una delle cose da fare assieme. contenuto nel fare l'amore. il desiderio di una relazione mi vagola dentro, come il desiderio di fare sesso. stessa portante, ma le due cose sono modulate in bande separate in frequenza. in una c'è l'informazione in cui un desiderio si porta dentro l'altro, completandolo. nell'altra il desiderio - a tratti soverchiante - della scopata corrisposta, roba comunque importante, neh? non si banalizzano 'ste cose.

ecco. capita che arrivi a demodulare una banda. vorrei una cosa. ci trovo quella meno completa. e la cosa mi stordisce. abbastanza da crollare un po'. perché [forse] desidero, in maniera profonda, di più l'altra [probabilmente]. perché comunque, in ogni caso, la relazione con l'altra persona riverbera, e ci si sente un po' inadeguati e disorientati: perché scoparci è bello, lo si fa con amorevolezza, e l'abbraccio dopo non è di circostanza. ma tu avresti voluto demodulare l'altra banda.

se poi il periodo è affaticato di suo [e scopare con amorevolezza richiede un po' di energia, fisica ed emotiva]. se sa come di lunga coda di cose che non si schiodano. se la stanchezza non molla. ecco, anche con questo si rischia di finire in una buca, di quelle importanti. 

appunto.

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