Monday, August 7, 2023

livorismi [post buonista. per quanto, buonistiuncazzo]

e così concita de gregorio [concita] ha scritto 'naminchiata. ha dato dei decerebrati assoluti, "deficienti, nel senso che letteralmente hanno un deficit cognitivo", ad alcuni influensertittoccher, che hanno distutto un'opera d'arte, solo per farsi un selfii. decerebrati come epipeto, categorizzazione insultate. il fatto è che coglioni ontologici lo puoi utilizzare in un blogghettino da cul de sac. la de gregorio [concita] forse l'ha pensato, ma non l'ha scritto - qualche vantaggio a scrivere solo in un blogghettino da cul de sac ce l'hai, suvvia. deficit cognitivo come insulto. ovvio sia una 'naminchiata. per quanto, lo scrivo con molta onestà, avessi letto con una certa distrazione quella specifica striscia [quotidiana, che ogni tanto incrocio] non sono così sicuro avrei provato riprovazione immediata. utilizzo distorto di un termine, che arriva da lontano, che ho assorbito come molti. evito di usarlo. ma potrei - potrei - non coglierlo sempre e comunque.

quindi la 'naminchiata, da cui un discreto sciiitstorm soscial. a dirla tutta: ho saputo della 'naminchiata scorrendo - per caso - la mia limitata bolla soscial, giusto quei pochi minuti in più il sabato mattina. chi ci ha scritto nella mia limitata bolla soscial lo ha fatto, invero, con poca volgarità. ma con un puntacazzismo da ditino giudicante. uno mi ha colpito, nella sua spocchia eterodossa e pipponcinica. la riassumo un po' tranchant - mi scuso per questo: sticazzi se ha dato dei decerebrati, almeno si è lasciata andare, che di solito è insopportabile il suo aplomb buonista, che tutto quello che tocca pensa diventi oro. [che poi signifca voler distinguersi dalla massa, e poter comunque cazziar fendenti retorici].

ho letto anche di un intervento del padre di un ragazzo autistico - con deficit cognitivi. per certi versi forse l'unico, come categoria, con il diritto di provare una certa indignazione. da questo papà niente puntacazzismo, o sdegno giudicante: concetti limpidi, con parole nette e dignitose oltre che certo, amareggiate. d'altro canto quella roba della de gregorio [concita] era 'naminchiata. oggettivamente.

ecco.

la de gregorio [concita] ha chiesto scusa. sommessamente e sinceramente. non ho motivo per non crederle. forse sono un ciuccio.

ho ri-controllato lo scarnissimo di cui della mia limitata bolla soscial. a verificare di effetti di quelle scuse. niente-niente-puntacazzismo al quadrato. quest'ultimo a dare, surrettiziamente, del ciuccio a coloro che hanno creduto alle sue scuse, con la retorica del chiagnersi ciucci che non hanno capito. scrivo ciuccio non a caso, è il termine che ha usato costui. sempre che i ciucci non si offendano, o qualche difensore dei dritti degli animali per loro [peraltro l'asino è più intelligente del cavallo]. e nel puntacazzismo al quadrato stigma alla sinistra radicalscic che frequenta le terrazze dei parioli.

'sta cosa qui mi ha fatto riflettere. con un paio di spunti, probabilmente banali.

la prima: il livorismo tira. quanto la minchiata è totalizzante, catalizzatore di voglia di mulinar di polpastrelli sui tasti. come sia necessaria, quasi benedetta, per far partire il moto di sdegno che va ad autoalimentarsi. ormai è una specie di categoria massmediatica, con cui chiudere l'occhiello di alcune notizie: sdegno soscial. quindi di contrappunto, controcanto quasi afono, le scuse non fottono a nessuno [sono un ciuccio, le credo sincere]. forse è perché c'è poco da commentare. forse perché commentare: sono contento che costei abbia chiesto scusa, può sembrare cosa moscia. senza mordente, pochi laich di certo. forse per evitare di sprecar tempo a scrivere col ditino puntato: ha fatto solo il suo dovere! come liquidava spiccia mia nonna, quando matreme portava a casa pagelle interessanti.

un po' lo capisco, neh? una puntata di gomorra - la serie è fottutamente più adrenalinica di una di un posto al sole - commediodramma eterno che c'era già prima che mi laureassi. il punto però è che lo sciiittstorm è più numeroso e di qualità molto più bassa di un posto al sole [sono spocchioso, chiederò scusa]. gomorra son cinquantotto puntate in sette anni.

la seconda: il livorismo forse è un'altra declinazione della volpe e l'uva. magari con la storia del buonismo che ha rotto. che roba banale, neh? d'altro canto sono un ciuccio. che la de gregorio [concita] può essere assurta a categoria. quella che scrive, sta in tivvù. scrive essenziale, parla pacata e con garbo, non si altera. sempre con questo aplomb quasi atarassico. che fa da ditino puntato, surrettiziamente livoroso. livoreggia e punta il ditino, altro che. e poi, figurarsi se non frequenta le terrazze parioline, come conseguenza inevitabile. roba da enunciazione della categoria. a me non fa molta fatica ammettere che sì, ecco. a me non dispiacerebbe fare una cosa alla de gregorio [categoria]. potrei al limite rinunciare alle terrazze parioline, in cui si manifesterebbe il mio imbarazzo di ritorno, regressivo. tutto ciò, ovviamente, senza essere capace quanto la de gregorio [concita], quanto meno nel fare il lavoro della de gregorio [categoria]. coloro di cui ho letto il livorismo camuffato, così come di altri, magari sarebbero - tecnicamente - più capaci della de gregorio [concita], e mica sfigurebbero come de gregorio [categoria], anzi. e magari si chiedono, più o meno inconsci: perché la de gregorio [concita] a far la de gregorio [categoria] e non io? che sicuramente loro non sono radicalscìc, neh? perché ovviamente i radicalscìc son sempre gli altri, e figurarsi se la de gregorio [concita] non lo è, come non può non volere essere rappresentante della sinistra radicalscìc. d'altro canto la de gregorio [categoria] non può non implicare il fatto si sia maître-à-penser della sinistra radicalscìc, altro elmento di enunciazione.

tutto questo senza che la de gregorio [concita] necessiti di un pezzottatissimo difensore, peraltro in un post altrettanto pezzottato, oltre che sbrodolato.

e senza che la de gregorio [concita] sia esattamente la prima persona a sovvenirmi, pensando a qualcuna o qualcuno che a leggerla o ascoltarla mi faccia dire: uau, botta di adrenalina intellettiva. d'altro canto la de gregorio [categoria] spesso ha contratti per produrre strisce, quotidiane o poco ci manca. mica puoi sintetizzare degli spartiacque socio-psico-filosofici ogni giorno. specie in milleottocento battute.

quindi, tanta stima. senza esserne 'sto gran fan, figurarsi prenderla come riferimento da radicalscìc pezzottato qual sono, tanta stima alla de gregorio [concita]. che magari è pacata e con aplomb quasi atarassico, proprio perché è riuscita a diventare de gregorio [categoria]. forse sarebbe meno pacata, nel caso non fosse una de gregorio [categoria], e quindi anche lei col suo ditino puntato, più o meno livoroso, contro una de gregorio [concita] che non è lei. per quanto tecnicamente capace. non abbiamo il contro esempio, quindi a posto così.

così meglio il buonismo della de gregorio [concita], e le sue scuse: d'altro canto son ciuccio. piuttosto che il livorismo, scritto bene, ficcante et puntuto, che ti spiega qual è la chiave di lettura, nella complessità della realtà delle cose. che a parti invertite son quasi certo farebbero lo stesso. anche se ancora non abbiamo la controprova. di certo incapperebbero tutte e tutti nella personalissima 'naminchiata. con tutto lo sdegno soscial conseguente. radicalscìc de sinistra che non sono altro, quelli come la de gregorio [categoria], intendo.

troppo invitante il livorismo.

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