Tuesday, November 30, 2021

numeri e cose così [quasi un flusso di minchiatine]

oggi finisce novembre. non me ne voglia l'undicesimo. ma io son più garrulo così. peraltro avrei voluto andare ad un incontro di solidarietà a mimmo lucano, in quel della camera del lavoro. al quarantatre di corso di porta vittoria. avrei lasciato ventieurI di ingresso come donazione per entrare, oltre che mostrare il mio secondo griiiinpassse. ho dovuto scaricarlo di nuovo, 'ché il venticinque è scaduta la tessera sanitaria. lo stesso giorno del diciottesimo compleanno dell'unico nipote. quello stesso giorno, ma quello del suo undicesimo compleanno mi dissero avrei iniziato a laurà là dentro. il primo dicembre. che poi è come se si svoltasse ormai davvero in inverno, con il correre impetuoso verso il tramonto che la tradizione vuole il più anticipato, il tredici. e comunque, appunto, domani sono sette anni. che quindi ho la sensazione che qualcosa possa smuoversi. perché mi sono un po' costruito la trappola del sette, nel contesto lavorativo. che è roba del tipo che per sette anni ho cazzeggiato, invero con qualche spensierato divertimento. per altri sette ci ho provato a dare una svolta, ma furono magrissime vacche. e per altri sette mi sono fatto un culo che più culo non saprei, però il conto corrente è decisamente in sicurezza. peraltro con scarse capacità di gestirlo. che detta così sembra la tripletta [se, vebbhè, nemmeno ai tempi potenzialmente d'oro, avrei fatto tripletta. ossessionato per nove anni - non del tutto consecutivi per fortuna - con una che zero volte me la fece mai vedere, figurarsi annusare, figurarsi usare [so che questa trivialità che è antiottomarzo susciterà gli strali - sacrosanti - dell'amica roby]], dicevo la tripletta del numero biblico del sette può scorrer via distrattamente, ma fanno ventuno-cazzo-ventuno anni. [che un po' impressiona anche me. figurarsi che è percentuale importante della vita dell'amica roby][che poi è la seconda volta che la cito, a 'sto giro. tre con il post precedente. devo prendermi meno queste confidenze]. e comunque la storia del sette che si ripete e che poi cambia qualcosa è una trappola. ma non è nemmeno la prima, anche se non saprei enumerare quante altre mi sono costruito. una però è relativa al primo periodo di là dentro. che io devo analizzare delle segnlazioni. che non dico come le chiamiamo perché potrei essere licenziato. anche se tecnicamente sono stato assunto in vita mia per poco più di quindici mesi. quindi non mi possono licenziare. al limite stabilire come consulente non gradito. comunque. le segnalazioni che devo analizzare, dicevo. hanno un ovvio sistema di numerazione, identificativo. quando entrai là dentro erano arrivati al numero poco sopra l'ottantamila. non ricoro il numero della prima segnalazione che analizzai. però c'era di mezzo un'assicurazione vita, che è il prodotto con id milleecento [no, non è così confidenziale, posso scriverlo]. e comunque, la trappola mentale che mi costruii: mi ero messo in testa di andarmene da là prima che si arrivasse alla segnalazione CENTOMILA [TUTTOMAIUSCOLO. che così mi viene anche in mente l'amico emanuele. che fa gli anni il giorno ventidue. che poi è anche il giorno in cui se ne andò il mio nonnetto putativo, quando di anni ne aveva novantatre. e comunque tanta mestizia. in quei primi mesi di lavoro là dentro. mi viene in mente l'amico ema, che una volta mi disse che leggere i racconti che gli propinai gli faceva strano, che vedeva le lettere iniziali delle frasi in maiuscolo.][e comunque CENTOMILA TUTTOMAIUSCOLO è una citazione ed omaggio agli elii. che pubblicarono il primo album ufficiale quando io avevo ancora molti brufoli, cominciamo a subire l'idea castrante che farsi le pippe era peccato e soprattutto amavo angelicatamente la fanciulla che ora ha tre figlie ed abita a poche centinaia di metri da qui. o forse sono io abito a pochi centinia di metrei da loro. nel senso di famiglia a cinque unità][comunque, vediamo se qualcuno coglie l'omaggio agli elii con CENTOMILA. per quanto ve ne siano due versioni. ovvio che io preferisco non quella di radiodiiigei, e non solo perché sono un abbonato ritoccato [non nel senso del moltipipparolo] a radiopopolare, che trasmette sui centosettepuntosei. che se qualcuno volesse abbonarsi, non farebbe comunque una cattiva cosa.]. comunque la segnalazione CENTOMILA. mi ero messo in testa me ne sarei andato prima di quella segnalazione così tantosa. certo, certo, i mesi passavano. il numero identificativo aumentava, e ben oltre il novantamila mi dicevo: ma non sarò un po' pirla a mettermi questa fretta un po' ansiogena? e quindi un po' sì, cominciavo a pensare fosse un po' da minchioni. forse anche grazie alla presa di coscienza che - indubbiamente - mi ha aiutato a fare odg. che 'sticazzi se l'hanno definita una cura soluzione ottocentesca [dimentichi, peraltro, a voler epitomizzare che la psicanalisi è del primo novecento. però forse questo l'ho già scritto in un altro post.]. e comunque la segnalaizone CENTOMILA che vedevo da lontano avvicinarsi, ed io a chiedermi: me ne vado prima? e poi niente, cambiarono il sistema informativo delle segnalazioni. e partirono direttamente dal CENTOMILA, quasi dall'oggi al domani. ed io mi ritrovai un po' con il cerino in mano. e comunque, oggi che chiudo l'ottaquattresimo mese, ho gestito alle venti e rotte minuti di questa sera, la segnalazione numero centoventiquattromilaquattrocentosessantanove. non sono mica tutte mie, ovvio. e ci mancherebbe altro. sarei semplicemente già liquefatto. mentre, molto più prosaico, triste e poco assertivo, non me ne sono andato all'incontro di solidarietà a mimmo lucano, che appunto alle venti ed un pezzo ero ancora collegato. avendo così cubato in due giorni di questa settimana mezza giornata di straordinari. poi uno dice che immaginava qualcosa di più interessante, all'inizio della tripletta dei sette anni. non so quale numero ordinale di manifestazione delle mie nevrosi sia, questa cosa che invece di andare all'incontro, sono rimasto connesso col piccì ancora guindowsseven, dopo tutte quelle ore. forse volevo davvero salutare il fottutissimo mese di novembre anche così. anche se mi ero prefigurato una settimana di mitigrazione, post lavorativa. ieri andò così così, ma non per responsabilità mia. oggi lasciamo perdere. domani, che inizia dicembre, rivedo dopo millemilamesi la mia cummmmmmmà. e questo mi mette molto di buon umore, non ostante oggi abbia sbracato [la mia unica gioia è stata di accaparrarmi quattro panini schiocco alla lidol, che i bastoni alle olive erano finiti. oltre che fruire del venticinquepercento della razione giornaliera concessa alla casetta dell'acqua, che eroga al massimo sei litri per dì, presentando la tessera sanitaria. esattamente quella che mi è testé scaduta e per cui con quella nuova ho chiesto il secondo griiiiipasssse. che dovrei peraltro inaugurare proprio domani, alla cena con la cummmmmmmà, agile et scattante e con il suo marito, forse un po' meno agile et scattante, ma è l'altezza che lo frega. ovviamente il griiiiinpassse nuovo avrei potuto usarlo per la prima volta questa sera, se fossei andato all'incontro di solidarietà verso mimmo lucano [chissà se i passssssadran dell'antigriiinpasssse stigmatizzerebbero il fatto lo esibisca anche ad una manifestazione di solidarietà a mimmo lucano. la domanda intima è bizzarra, ma non del tutto campata in aria [e la risposta non è quarantadue]. 'ché nel diciassette ho quasi incrociato una, che all'inizio mi aveva molto colpito. poi si è rivelata essere un personaggio un po' spigolosetto. tanto che non prese in maniera proprio serena il fatto decisi che forse non era il caso. [di lei abbozzai ad una cena con gli amici - oltre la cummmmmmà - quando volli fare una foto con loro, per mandarla ad ella, prima di capire che forse non era il caso. ed a quella cena eravamo tutti i miki. oggi probabile ne mancherebbe uno.]. e comunque costei ora è una dileggiantissim novacsenogriiinpassssse e cose così. quindi forse del tutto sbagliato non ci vidi, allora. e comunque appunto ho letto qualche tempo fa un post, trasudante un livore agghiacciante, verso coloro che mostravano il griiiiinpasse per entrare al ristorante. invero, un post davvero scritto bene. sono le contraddizioni e la complessità dell'esistere]. e comunque poi vedrò anche l'amico ema. che magari a 'sto giro cambiamo birreria, e comunque questa volta sta a me. e poco prima rivedrò odg. dopo parecchi mesi. che ragionavo se abbia ancora senso la terapia. e probabile glielo chiederò. non solo per il fatto abbia rimandato per settimane, prima di contattarla, non ostante mi senta un po' sottosopra da tempo, oltre che con l'umore di moto browniano. poi ho anche pensato, però, che sono di fatto quasi ventiquattro mesi che non si fa un qualcosa che assomigli ad una terapia. ed è successo di tutto. a tutti, ovvio. non voglio mica arrogarmi la palma di una qualche originalità. però non sto benissimo nel modo che è solo mio. gli altri avranno il loro. [poi pochi ne hanno contezza, per non dire quelli che pensano di essere con le difese immunitarie altissime e protezionissime, ma è altro discorso.]. che in fondo domani inizia l'ottantacinquesimomese, là dentro. anche se là dentro non ci entro di fatto dal sessantatresimo. domani, peraltro, sarebbe andato in break-event-point l'abbondamento annuale ai mezzi. facendolo annuale dal primo di marzo, il primo di dicembre cominciavo a risparmiare [dai suoi trecentotrentaeurI], l'avessi fatto mensile tutti i mesi. in un altro mondo, prima di questi ventimesi, avrei fatto tutte queste considerazioni. e me ne sarei andato alla manifestazione di solidarietà a mimmo lucano [che questa sera c'è una manifestazione in solidarietà a mimmo lucano, l'ho già scritto?], con i mezzi, leggendo il libro che sempre è il piacere che mi accompagna quando salgo sui mezzi pubblici, che sono una cosa che a me piace molto pigliare e salirci sopra [è tipo una cosa del tipo il campanalismo proiettivo, di cui scrivevo nel post sul fontanile di disperato ottimismo, ed il suo tredicesimo anniverario di posa, quel giorno di novembrediciotto. un post [il quattrocentoundicesimo, di questo terzo bloggggghe] che secondo me funziona. e cui mi sento comunque legato. ma se l'è cacato quasi nessuno][ci sarei andato con i mezzi alla manifestazione di solidarietà a mimmo lucano, se non ci fossero stati questi ventimesi. 'ché immagino che sarebbe stato condannato a quell'abominio di pena anche senza questa merda di infarto della storia]. e invece poi le cose danno in numeri in tutt'altro modo. e siamo tutti stanchini [senza dimenticarci, invero, che stiamo nel punto più culoso del pianeta, con nemmeno tanto merito].

direi che potrei chiudere qui, il fluso di minchiate di questo post. più o meno come finisce novembre. che al solito è una questione di convenzioni. ma in quelle più o meno camminiamo dentro. domani inizia dicembre. cambia poco. cambia quel che verrà. un po' sarò disperante, un po' sarò più garrulo. un po', cazzo, dai non è ancora finita. [non rileggo, non metto l'italico alle parole storpiatelle. non oso immaginare gli innumerevoli refusi. 'sticazzi].

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