Sunday, July 31, 2022

faccio un post cazzaropolitico /1 - mandati [avavavavavnguuulo]

ebbene sì. sono stato faivstarre-grillinico per poche ore. il giorno ottodisettembreduemilasette. per capirci il primo vaffadei. accadde perché fui serenamente travolto dall'entusiasmo dell'amico Flavio. andammo dall'hometown a verbania in bici. erano giorni in cui pure io viaggiavo sulle ali dell'entusiasmo. credevo fosse un periodo di una svolta davvero importante [parentesi: ci ho ripensato a quei periodi di sensazione di svolte. che poi alla lunga non si svoltò mica tanto un cazzo. toh. guarda caso: il filo conduttore la stessa persona. e l'amaro in bocca tanto proporzionale all'entusiasmo di cui ero onusto.]

vabbhé. dicevo.

con l'amico Flavio si andò a verbania in bici. un po' l'entusiasmo suo. un po' il sentore di intima novità adveniente mia. un po' 'sto beppegrillo faceva spettacoli interessanti. proponeva una lettura critico-costruttiva della realtà, e lo faceva con modalità travolgenti. pure l'enrico alleatonazionale dichiarato li ascoltava con quasi venerazione. un po' ci sentivo una certa fragranza antiberlusconiana, giratondina, popoloviolacea. un altro modo possibile di esprimersi politicamente.

così finimmo in quella piazza vaffadeistica. che uno dei miti fondativi fosse il vaffanculo non mi convinceva del tutto, ma sticazzi. c'erano da firmare quattro o cinque proposte di referendum popolare: quasi tutte più che condivisibili. che fossero quattro o cinque, e che non ricordi cosa proponessero al 75% o 80%, è significativo. ed è significativo che, la sola istanza che ricordo, era la proposta dei due mandati. nel senso che, obbligatoriamente, ci si potesse candidare per non più di due legislazioni. e che ricordo bene mi sembrò già in quel momento una stronzata. ma di quelle belle efficaci. chissà se lo condivisi con l'amico Flavio.

una stronzata perché stabilire, per legge, che l'esperienza che si può acquisire non si possa poi più utilizzare, mi appariva come il più scemo dei buttar il bambino con l'acqua sporca. peraltro a prescindere dalle capacità, dai risultati, dal merito che si possono rivendicare. poiché in parlamento alcuni  [molti?] ominicchi hanno costruito carriere, allora decidiamo, ex-ante, che l'importanza di pochi hombre vertical venga messa da parte, a causa di quegli altri.

bella stronzata. e sono sottilmente soddisfatto, oggi, di aver nasato l'afrore rancido. che quello che vi si sottintendeva è la quasi totalità delle ragioni per cui ne ho sempre criticato l'approccio, ed i comportamenti conseguenti. la finta palingenesi, il movimentismo sgarruppato, l'idiozia politca di molti, la banalizzazione delle competenze, l'idelogismo di ritorno spacciato per primato di onestà e probità. che saran ben tutti onesti neh? ma molti, troppi, si son dimostrati tantotanto dei ciula.

già. perché già nel pomeriggio smisi di essere un grillinico-faivstarre. il tutto partì con il rimbrotto del nonnetto putativo. che rimase sorpreso quando gli dissi: sono andato al vaffadei a verbania. a lui l'elemento fondativo vaffanculistico non lo convincenca per niente, ma soprattutto nessun sticazzi. e non ostante l'età non credo si sentisse scandalizzato dal torpiloquio. era proprio l'elemento destruens che lo inquietava. gli ricordava il fascismo. non che li ritenesse tali, figurarsi. è il costruire una proposta sul disprezzo gli altri, a prescindere, che non porta a cose buone [figurarsi pochi anni dopo, la rottamazione. pedddddire]. fu tranchant. ci riflettei sopra, ed in fondo sapevo avesse ragione. anche se continuavo a voler bene all'amico Flavio, invidiando un po' quel suo entusiasmo. in fondo beppegrillo ha una sua intelligenza narcistico-egocentrica, a suo modo geniale. ed il vaffanculo è una cifra stilistica a lui coerente. che può permettersi, perché sa come gestirla, declinarla, semantizzarla nei suoi contesti. o nei suoi comizi. il problema fondante è stato pensare che tutti riuscissero fare altrettanto, e qualunque contesto fosse lo stesso per cui l'elevato sputacchia con il suo ghigno un po' mefistofelico, che ti viene da ridere assieme a lui. ma è appunto l'elevato. unovaleuno un bel cazzo. a partire dal fatto che lui è lui, gli altri no, convinti potessero esserlo, anche solo un po', grazie al vaffanculamento.

tutto questo mi è tornato in mente, prorompente, in questi giorni. che la faccenda dei due mandati ha strigliato et strizzato quella masnada di reduci di quel momvimento-partito. uno dei più importanti gruppi parlamentari delle ultime legislazioni, sgonfiatosi come un sufflè di scappati di casa. potevano davvero fare una rivoluzione, cambiare i paradigmi. hanno azzeccato qualcosa, spesso costruendolo tecnicamente maluccio, quando non in modo imbarazzante. che uno dice non serve la competenza e l'esperienza. si sono tri-alleati, scissi, ri-scissi, epurati, italecsizzati, autodimessisi, sparpagliati: a sinitra, a destra, afffà i negazionisti e revisionisti, o gli insiemisticiperilfuturo.

e quindi 'sti due mandati. li tengono, non derogano, non li tengono, derogano. alla fine ha deciso l'elevato: chi ha fatto due legislazioni, basta, deve farsi da parte. unovaleuno un cazzo, appunto. ho letto che ai tempi la regola fu pensata per non strutturare una classe dirigente, che potesse insidiare lui e casaleggio, che dovevano rimanere i proprietari del brand faivstarre. oggi viene ribadita per smontare la falange parlamentare dei fedelissimi dell'avvocatoconte, che si son tirati in casa e che l'elevato sembra sopporti ben poco. ma questo c'è, ormai. si fa fuoco con la legna che si ha. e la legna e la lagna postdemocristiana del chiagnaefuottti, l'avvocatoconte dico.

però. se mi sembrava una stronzata allora, è delirante ora. che ex-post qualcuno avrà pure meritato, avrà acquistato competenze, capacità. no. è la linea inderorogabile di chi sembra non confrontarsi col principio di realtà: qualcosa è successo, nel frattempo. incaponirsi su una scelta per una qualche durapurezza che rimane il nocciolo duro. ma soprattutto sfarina aspettative, speranze dei più. è ricominciare un po' tutto da capo. sperando che il giro dopo vada un po' meglio. su quali basi, mi sfugge. ma io sono un tantino orso e puntacazzista di sinistra. e soprattutto all'elevato, ormai, importa ancora qualcosa?

che poi, alla fine di tutto 'sto pistolotto, c'è il pat-pat sulle spalle al principio di realtà. che è un po' interessante, un po' sconfortante, un po' paradossale. è che cioè non si potrà [o dovrebbe] far a meno di quei voti. per costruire cosa non è molto chiaro. sicuramente qualcosa di meno peggio di quello che rischia di arrivare. e poiché c'è in giro troppa gente che il meno peggio lo disdegna inorridito, credo non se ne farà nulla.

ed avremo il peggio.

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