Saturday, November 5, 2022

faccio un altro post.faccio un post cazzaropolitico /post ultimo post- l'educazione sentimentale della fratella /2

sproloquiavo dell'educazione sentimentale della fratella qui. [peraltro, senza proprio citarla, l'educazione sentimentale].

la fratella proviene, politicamente, da un contesto molto particolare, dal bordo dell'arco costituzionale. e mica tanto imbarazzato a guardarci pure un poco oltre, l'arco. fa parte degli eredi di coloro sono stati dalla parte sbagliata delle storia. sono contesti di origine che danno un senso di identità che levati. per non dire dello spirito di appartenenza che cementa. quel sentirsi alteri alla massa, elitari nel difendere un punto di vista che ha perso. cazzo, se ti fa convinta e integerrima. a caricare a molla il revanscismo, che ti tengono ai margini, ma un giorno vedrete come sapremo rialzare la testa. e rimettere in prospettiva il punto di vista della storia, rielaborando il lutto della sconfitta dei loro ispiratori, rivisitando quello narrato fin lì. mi pare che, durante il dibattito della fiducia, uno dei suoi abbia evocato il ricordo dell'umido delle cantine da cui partirono, che erano sparuti, ora prendono il ventiseipercento e governano. anzi, no: vogliono ri-plasmare la nazione, ne hanno avuto mandato. non c'è nulla di più inarrestabile - in potenza - del desiderio di riscatto di un revanscista. lamentosità da chiagnaefotti compreso.

la fratella viene da quei luoghi. scomodiamo pure sigmund da chiacchiera davanti allo spritz: vuoi che la sua vicenda famigliare, il rancore verso il padre, non possa aver contribuito a farla partire proprio da lì? lei ed il suo incazzo e tutta la sua abilità di essere già a suo modo leader. che lei è sicuramente un talento in questo. fatico a pensare che il livello medio nei dintorni fosse così elevato - che spocchioso radicalscìc sono. e quindi la fratella se l'è pure meritato, nel senso profondo del concetto di merito.

e per certi versi, pazzesco, non siamo del tutto dissimili. perché una certa radicalità, alterità, in anni importanti pure io me la sono ricercata, provando ad onorarla. era un modo per definire una mia personale identità, che il conformismo, l'affollamento della pancia della gaussiana mi intristivano. o forse mi spaventavano, come mi sarei trovato lì in mezzo? come mi avrebbero notato, a me che mi cercavo ma mi sentivo un po' evanescente e poco strutturato? in questo un po' la sento sorella, la fratella. seppure da mondi, valori, ideali piuttosto lontanucci. lei scegliando l'eredità di quelli che erano dalla parte sbagliata della storia. io rimanendo affascinatamente scosso dalla dottrina sociale della chiesa: l'addentellato avessi a disposizione per essere di sinistra, lì, in quel momento. lei la saga tolkeniana, i mito degli sconfitti che rialzeranno la testa orgogliosi, mai vinti. io un francescanesimo duro et puro, ed una simpatia inconsapevole per la teologia della liberazione. una specie di cattocomunista desideroso pacifista [e sticazzi tutti i conflitti interiori che mi immalinconivano].

però io la so l'eco di quella cosa lì. di quello per cui hai riverberato durante l'adolescenza e la prima giovinezza. specie per quelle scelte, tanto più radicali quando fondative per la tua personalissima costituenda identità di donna e di uomo.

la fottuta importanza dell'educazione sentimentale.

sono cose che non scordi. che non sono spente e che conservi come qualcosa di importante e prezioso, cui quasi vuoi bene. perché sei venuto fuori così anche [soprattutto?] grazie/a causa di quello. e danno la sensazione di essere ancora vivo. e fottesega se si è capito abbastanza quasi tutto del perché le si è abbracciate. importa poco se l'atto pratico - oggi - non si intellegge, se il fare secondo quei sacri fuori è giusto un folatina di alito che scalda le mani intirizzite. sticazzi se i giri che ho fatto finora sono stati ampi, anche arabescati. quella è roba che non si scorda. e si agita dentro: una volta con la convinzione avresti ribaltato il mondo, oggi con l'illusione siano il tuo modo di stare al mondo. solo che la convinzione era illusione, e l'illusione il pat-pat sulle spalle al principio di realtà.

financo per uno irrisolto come me. 

figurarsi per la fratella. una ha impresso una svolta storica a questo paese. quale dev'essere l'impeto con cui - quanto meno - dichiara che farà. la spinta che vorrebbe essere travolgente per il sacro fuoco che costei, ne sono convinto, deve sentirsi ardere dentro. con tutta la brace revanscista, che un mantice granderrimo ci ha insufflato tanta di quell'aria, con quei risultati elettorali. coloro che erano ai margini, ora dettano il nuovo modo di intendere una nazione, il paese si adegui e venga dietro.

io mica lo so se ce la faranno. come tutte le questioni complesse è talmente ampio lo spettro di come si dipaneranno le cose che chiunque può dire la qualunque. qualcuno ci prenderà, ex-post. non mi sfugge che dovrà scendere ad una fottia di compromessi, per non direi svolte ad U rispetto alle postfsciocagate urlate [anche] per arrivare lì. che a sbraitare indignati dal cantuccio dell'opposizione so boni quasi tutti. non sono così difficili da sgamare le retoriche che anche meno. tipo sia stata un underdog, che è fuori dubbio. che non lo sia più da almeno vent'anni, è altrettanto certo. se l'è meritato, se l'è conquistato, nessuno lo nega. quando poi qualcuno ti scopre e ti lancia politicamente, in certi contesti, diventi altro. onestà imporrebbe di ricordaselo. senza che questo sminuisca quello che sei riuscita ad essere. anche se la mediocrità del contesto, a te che sei davvero la più brava, ti fa rilucere assaje.

ha dichiarato voglia continuare sovvertire i pronostici. non credo sia una boutade. è il patto, al momento vincente, con il portato di quella che fu la sua educazione sentimentale. per questo ho sentito i brividi lungo la schiena. non ostante l'assonanza, lontanissima, di come possa ancora cosa viva quel portato, financo in me. soprattutto per quell'assonanza lontanissima spero proprio non ci riesca.

e comunque se non succederà non sarà certo grazie all'opposizione [parlamentare e affine]. ma giusto per apoptosi fra di loro, nelle destre. che va bene il sacro fuoco di alcuni, ma poi si confida nella mediocrità, visione miope ed egoistica della quasi totalità.

e sempre non ci prenda gusto troppa pancia di troppi connazionali. che quello sarebbe sì un problema assai più serio. per non dire definitivo.

che tanto poi, se invece non finirà esattamente così, com'è sperabile, credo già come sarà un importante modo di porsi. ci sarà la lamentazione ed il recrimine tra lo sdegnato ed il frignoso. i revanscisti son maestri in questo. e se arrivasse in certi momenti e con certe modalità potrebbe financo essere molto utile, a loro.

speriamo non sia così.

non resta che vigilare, ed opporsi. lo devo alla mia educazione sentimentale.

No comments: