Tuesday, February 11, 2020

piccolo post moscio [ad uso interno: magonamenti again]

questo è il decimo.
nel senso di rid che accendo per qualche associazione. mi intercettano quasi sempre fuori l'esselunga, quella dei fighetti.
quelli di emergency non li avevo ancora visti. difatti, mi ha detto... boh... federica... speta che controllo su modulo che mi ha lasciato... sì: federica... che emergency lo fa da pochissimo tempo.
non è bastato dirle che li scelgo da anni per il cinquepermille, e che ho aggiunto un piccolissimo obolo mensile sulla bolletta fastweb. giustamente lei voleva attivare un rid.
breve riassunto di com'è poi andata.
gliel'ho detto. "ho già nove rid accesi".
lei un po' ha fatto l'ammirata, un po' la stupita, un po' la commediante, un po' la venditrice. "nooooooo, lei li batte tutti, non avevo mai sentito di così tanti". e poi con smaccate abilità di blandimento "però si vede che lei è attento a certe tematiche". "e chi sono le altre associazioni che supporta?". "ohhhh come sono emozionata, noveeeee rid". "ed io comunque il nostro progettino senza impegno glielo racconto". "renzo piano ci ha regalato il progetto per un ospedale in sudan [o era uganda? ndo]". "la maggior parte ci ascolta, pochi aderiscono al progetto, ma la risposta è comunque importante. alcuni insultano gino strada. la maggior parte di chi apre un rid è perché ne ha già un altro. anche se alcuni ci dicono: ne ho già uno, basta così. forse si sentono giustificati, boh". "certo che nove, accidenti..."
io: "eh, fintanto che il lavoro funziona, un piccola mano la si dà."
lei: "ehhhhh, vorrei essere una come lei, un domani, e poterne sostenere dieci anche io".
ecco.
federì.
ferma lì. anche meno.
poi io capisco l'entusiasmo dei tuoi venticinqueanni, il fatto ti sia appena arrivata notizia di un esame andato bene, che incroci uno che ti sta ad ascoltare e che hai sgamato da quando le porte dell'uscita esselunga si sono aperte, automatiche.
però, appunto. anche meno.
perché è relativamente facile arrivare ad avere dieci rid, tanto più che il decimo tra qualche mese sarà da chiudere. in fondo basta che il lavoro ti giri un po' bene, e destini una quota relativamente, relativamente, relativamente, bassa a provare a condivedere la tua possibilità finanziaria. però quello che mi piacerebbe tu riuscissi a fare non è sostentere nove rid. è quello di sostenerti a non trovarti ad uscire tutte le sere, per svariate sere, lungamente ininterrotte sere, da un cazzo di ufficio, con la sensazione di star sprecando intelligenze, energie, vita. perché sai che succede, federì? che la fatturazione per sessantunmesi ti permette anche di accendere dieci rid, e magari metterti davanti la piccola angoscia o il progetto di far la spesa grossa. però poi se te ne esci dal lavoro - sistematicamente - con le ossa un po' rotte e l'umore pesante, poi capita che incontri un'entusiasta, che magari è un po' una commerciale, che magari non ha esattamente tutti gli addentellati con il principio di realtà, che magari conosce intintivamente i trucchetti per blandire i babbi come me, o riconoscerne lo sguardo un po' così mentre si aprono le porte automatiche dell'ingresso esselunga. e quindi ti senti soverchiare da quest'entusiasmo, financo magari non così del tutto sincerissimo fino in fondo. così che inspiegabilmente ti viene, più volte, un groppo in gola. e le lagrime sono lì lì per uscire fuori per l'ennesima volta in pochi giorni. che oramai basta un buffetto emotivo qualsiasi. che vai a capire se è la storia dell'entusiasmo di quest'altra persona. di quel tutto che ancora può fare davanti a sé. o il riflesso di tutto quello che nel frattempo hai perso tu, con l'eco riverberante l'idea non sia mai riuscito veramente a fare di quello che ti senti più importante dentro. e che ti sembra di buttar via intelligenze, energie, tempo [lascia perdere federì, se quelli là dentro ti dicono che non è del tutto vero. un po' hanno ragione. un po' ragionano nel loro contesto e sistema di riferimento e dominio di esistenza].
quindi federì, aprine solo un paio di rid. magari tre. massimo quattro. ma cerca di fare qualcosa di più felicitante, che poi per quelli della tua età significherà, molto probabilmente, il poterne tenere aperto uno solo di rid. specie se continuerai a declinare quell'entusiasmo in quel contesto, in quegli ambiti.
però ti auguro, davvero di cuore, quante meno uscite dall'ufficio con le ossa rotte, l'umore pesante e senso di inadeguatezza [senza che peraltro sia successo niente di che].

[comunque federica mi ha pure consigliato di guardare qualche posizione lavorativa a casa emergency. per dire.]

me ne son venuto via con un'altra ricevuta di una donazione ricorrente.
a quel punto non era più necessario trattenere troppo le lagrime.



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