Sunday, January 30, 2022

primus inter pares [odddddio, tutti inter-inter-inter..]

quindi son salito sulla mulattiera con il lanternino. son partito solo. sono arrivato in compagnia. le cose interessanti son due.

  1. la luce di una candela è sufficiente, quando è buio-buio. non è semplicissimo, ma poi si abitua l'occhio, anche a guardare per bene dove metti i piedi. anche se il baluginio oscilla, con l'anzare dei passi;
  2. nel momento sono partito, con ancora sprazzi di chiaro ad ovest, sapevo avrei vissuto un momento che avrei ricordato come intenso, emozionante. di quelli che rimangono impressi. latenza tra esecuzione dell'attimo e consapevolezza di viverlo come attimo appossimante la felicità: pochi decimi di secondo.

mentre salivo ho pensato a mio padre. che non è solo perché il lanternino era il suo, verosimilmente quello della prima marcia. che non è solo perché mi rimarrà sempre l'eco dell'ultima sua di marcia, che saltai per una delle serate più tragicomiche abbia mai vissuto. e averla buttata via per una minchiata simile non riesco a perdonarmelo del tutto [diommmmio, che ribrezzo che mi fece quella fanciulla. tempo di latenza tra l'apertura della porta di casa sua e la percezione avrei dovuto filarmela a gambe: pochi decimi di secondo.].

no. l'ho pensato anche perché immagino come avrebbe vissuto un momento istituzionale come quello di oggi, con il rispetto un po' da sovrasttuttura di ossequio dell'autorità. l'aveva imparato a militare. cosa che per lui era stata così entusiasmante, da portarsi dietro quel genere di effetti. naturalmente erano praterie in cui scorrazzare nel mio rapportarmi in maniera un po' conflittuale. tanto che avrei guardato con sufficienza, qualche lustro fa, questa cerimonia d'elezione presidenziale. magari con qualche uscita un po' da traverso caconfonico, a guardarla da una certa inquadratura di paradigma. probabilmente mi avrebbe anche ripreso, stigmatizzando. ed io avrei avuto la [madra] soddisfazione di aver centrato il punto.

che sbruffconesco coglioncello ero.

camminavo da solo, con il mio lanterino, ed il baluginio ballonzolante della candela. guardavo orione maestoso che cominciava a raddrizzarsi a sud est. e mi è venuto in mente che in quel momento stavano eleggendo il PdR. forse era già partito l'applauso, quando si raggiunge il quorum, e la cosa è tecnicamente ratificata. ho pensato che mi sarei emozionato anche a vederla. un'emozione diversa di essere ad osservare orione in quel contesto. ma pur sempre emozione. e mi chiesto se c'era una qualche connessione tra me che salivo con il lanternino, e la più alta carica dello stato. e la risposta è: certo, il PdR rappresenta l'unità della nazione. che poi saremmo noi. e quindi ho pensato a tre cose, piccoli [apparenti] paradossi:

  1. che io sono tendenzialmente sono un po' orso. ma sono fottutamente, inestricabilmente, ontologicamente dentro una serie di noi. anche quello civico. ed il patto sociale che lo sostanzia. al netto del fatto ci sia un sacco di gente che non ne ha esattamente contezza;
  2. che far pace con 'sta cosa istuzionale è una specie di comunanza con mio padre. anche se ci siamo arrivati con tempi diversi, con strumenti culturali diversi, con necessità scettico-argomentative diverse. nel senso che è molto probabile lui non ne avesse proprio, di queste necessità. forse intuiva cose che io devo psicopipponarci sopra mica poco;
  3. che forse invecchio anche in questo. che un po' mi sono rammollito. o forse è proprio questa serena consapevolezza. nel senso che non c'è mica bisogno di chissà quali distinguo. e forse le cose si sovrappongono, anche il rammollimento, che un rammollimento con lo sticazzi.

abbiamo un nuovo precente PdR, che aveva dichiarato la sua indisponibilità a non farsi rieleggere. forse ne aveva i coglioni pieni, dubito avesse giiiudi [quasicit.]. è decisamente più probabile lo facesse per rispetto Costituzionale ed istituzionale. primo inter pares nel preservare la Costituzione, che è il fondamento di del patto sociale. adattarsi alla realtà è un sintomo di salubrità psichica. vale anche in ambito delle istituzioni. non è che abbia cambiato idea, mi arrogo di interpretare. sono sucesse cose. e ne ha tratto le conseguenze.

c'è un elmento anche qui [trovo] paradossale. che la forma scelta è stata quella dei capigruppo saliti al colle per chiedere. il valore simbolico di quel passaggio è stato molto potente. e, mannaggia, quanto penso siano di una bellezza importante questa simbologi. è il parlamento che decide. qualcuno che è pù importante anche del primo inter pares. che rappresenta tutti noi. tutti quelli inter pares.

che poi ci sarebbe pure l'elemento ancora paradossale. che potrei pisciare in testa a quasi tutti quelli che hanno deciso acciocché il PdR fosse riconfermato [oddddddio, in realtà hanno preso atto dei essere, molti di questi, dei peracottari.] eppure sono comunque più importanti loro. ed è giusto sia così. financo di un guitto come l'ex ministro della paura. che vien comodo da prendere come esempio. anche alla luce che era quello con il numero di voti, in parlamento più alto, ma è stato istutuzionalmente un percottaro, politicamente da bocciare, tatticamente un disastro.

che li prendi singolarmente sono, molti, mica tutti, da aprigli la testa e verificare la segatua ivi contenuta. però incarncano anche la sacralità laica del parlamento. è roba che li tascende. è questa sacralità laica che, molti, mica tutti, stanno apostatizzando. e che sia una cosa grave lo capiamo davvero quasi tutti, noi inter parers. senza sapere forse esattamente perché. ma se siamo abbastanza tuttti scandalizzati, forse offesi, di certo poco lieti. è l'importanza del simbolo istituzionale.

mio padre se spieava lo era e lo fruiva col suo mood, per quanto chissà le volte che si è fatto questa psicopicca. io l'costruito un po' diversno, parte per la storia scettico-analitica,  ma in quel valore c'è dentro la necessità di essere inter pares, che poi è come essere noi e qualcosa ci rappresenti, con una struttura per poter garantire il patto sociale.

ora abbiamo [ancora] un rappresentante che non la sa lunga: di più, di questo senso di rappresentanza. eletto da una masnada di meno che mediocri, molti, non tutti. eletto per disperata consunzione. e funziona perché abbiamo quello bravo esattamente in quello. cosicché noi si mantenga quel rispetto, per il fatto di essere inter pares. grazie al primus.

sì. in fondo credo ci sia qualcoa di sottilmente emozionante. roba che scivola via bene a ragionarci sopra, quando c'è orione che si raddrizza a sud est.

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