Wednesday, April 20, 2022

intermezzo di alleggerimento: scaricamenti [duedipicche, roba tipo il giorno della marmotta]

faccio un post cazzaro. che tanto di psicopippe di ubbie e contraddizioni è pieno il mio ragionare. molte non finiscono qui dentro. non credo sia poi tutta 'sta perdita. e concedersi un piccolo alleggerimento va sempre bene.

già. perché sono stato scaricato. un duedipicche come non se ne vedeva da tempo. non che abbia trionfato negli ultimi tempi, neh? è che semplicemente non mettevo nessuna nelle condizioni di duedipiccarmi. facile così.

insomma. sono iscritto sul deiting di feisbuch. non che abbia tutta 'sta aspettativa. però un occhio lo butto. anche per vedere le possibili interazioni. alla lunga sta venendo fuori una specie di intima analisi sociologica, da studio che si trova nelle patatine. come le donne più o meno coetanee si presentano, verosimilmente per provare a trovar incastri di sorta. ci scorre veramente di tutto. situazioni improbabili e kitch - roba che piuttosto federica tutta la vita, o rigetto delle pulsioni. così come suggerimenti molto titillanti. queste ultime sono piuttosto tanto rarefatte. ma qualcuna c'è. nel mio di profilo mi descrivo in maniera non esattamente lineare né semplice ed immediata. un po' perché sono così. un po' perché - immagino - è una specie di filtro passa alto. se qualcuna non si scoraggia, o rimane incuriosita è già un buon inizio. alla fine butto lì la fazenda che "quando ci sono le condizioni è una ficata la serenità che dà una sana trombata taumaturgica". di nuovo. un po' è perché ho la speranza di poterne fruire. un po' perché è un altro filtro. se non ti disturba questo approccio - e magari ci sente libere di condivderne l'idea - è un altro elemento che fa un buon inizio. un paio di amiche donne hanno sottolineato sia un finale che tende a scoraggiare: in fondo - mi dicono - si è sconociuti, l'altra penserebbe che io possa pensare sia una donna facile. siamo intrisi di bigottismo cattolico, non c'è che dire. in tutta sincerità non penso nulla se una mi contatta. se poi se la gode con taumaturgica attività sessuale non posso che essere garrulo per lei. comunque, ovvio, anche l'ultimo inciso è lì a far da filtro.

insomma.

trovo un profilo interessante. non metto solo il cuoricino, ma ci aggiungo un paio di considerazioni a compendio del tentativo di stabilire un contatto. il massimo sforzo cui mi sforzi. ma son situazioni appunto rarefatte. ennnniente. risponde. e dritto per dritto mi chiede di convicerla a far sì possa valerne la pena farci una pensata. per la trombata taumaturgica, dico. a dirla tutta all'inizio penso non stia davvero pensando di capire se farsi una chiavata taumaturgica con me. immagino sia un ammiccamento per cominciare ad interloquire. questa fanciulla è amica di amico. quindi impiego poco a trovare il profilo feisbuch. sembra davvero un personaggio per nulla banale. una che penso valga la pena conoscere. e che sono abbastanza certo non mi annoierebbe dopo la prima mezz'ora. l'idea del sesso taumaturgico con lei non è esattamente il primo pensiero [per quanto la foto in bikini, sdraiata, viso rilassato, capelli forastici in libera configurazione, ha un non so che di sensuale].

così le rispondo. utilizzo una cifra un po' ricercata. un po' per menarmela. soprattutto come reazione pavloviana ad una specie di timidezza che da un po' non riesco a levarmi poi mica tanto. puntualizzo anche il suo riferimento alla trombata taumaturgica. ha metonimizzato, non voglio farlo con chiunque a prescindere. ma se ci sono - appunto - le condizioni. tengo una cifra ricercata. la fanciulla credo sia ben in grado di recepirla. può essere una specie di flirt celebrale pure quello.

mi risponde piccata. ha dovuro usare tropppppo il dizionario. ed esala che le persone che parlano complicato scopano decisamente male. sono un po' frastornato. non era quella l'idea di primo ammiccamento.

e qui inizia la coazione a ripetere. mi metto sulla difensiva. perché è chiaro vada sulla divensiva. occhei la sertralina e tutto il cucuzzaro della serenità ritrovata, la contezza di poter fare. è che costei stava valutando se taumaturgicizzarsi con me intimamente. ed io mo non son più quel ribaldo che - sgombrato il campo dalle mie parole desuete e ricercate - non sono in effetti mai stato. e così, altra coazione del passato [passato?], le rivelo un paio di dettagli piuttosto personali.

fatti curare, mi dice. esistono ottime terapie e metodi che funzionano. farai felice le tue ragazze. io sono abituata molto bene. al massimo noi ci possiamo prendere una birra e farci due risate. e finisce lì.

ci rimango decisamente di merda. e penso che l'interlocuzione con costei si possa chiuedere bella lì. poi devo partire. vado a dare un mano a chi ne ha un po' bisogno. non pensiamoci più. solo che 'sta cosa mi ruga. la metonimia me la sbatto addosso: ho la sensazione che non sarò mai più capace di vivere serenamente l'intimità con una donna. se e quando sarà.

passa qualche ora. e con queste anche il fastidio. poi lì accanto c'è il mare. e poi ci sono situazioni che sono davvero serie, principio di realtà alla mano. ed in ogni caso c'è lo 'stigrandissimicazzzzzzi. così la sera tardi le scrivo di nuovo. spiegandole veloce cosa è successo. anche ci sia rimasto male. ma soprattutto lo 'stigrandissimicazzzzzzi. vada per la birra, quindi, e va bene così.

abbasso la cifra. e vado giù più dritto e diretto. faccio il cazzaro. ogni tanto aggiungo qualche considerazione più intima. a spizzichi et bocconi si cazzeggia con qualche messaggio su quella ciofeca di messaggeria del deiting della minchia.

ogni tanto lei sembra quel pochino più incuriosita. immagino abbia preso atto di non aver a che fare con uno che pensa solo a trombare. e che è anche altro. un po' alimento la curiosità. un po' faccio il cazzaro: sì, ma a tette come siamo messi? per quanto il profilo feisbucchiano già mi  ha raccontato la risposta. anche il fatto - di nuovo - mi sembra del tutto fuorché banale.

è come far un po' a pugni con una variazione diastratica importante, tra quello che percepisco dal suo feisbuch, e la falcettatura del suo interloquire via messaginismo. [se poi le avessi scritto variazione diastratica, probabile avrebbe detto che ho il pisellino retrattile durante l'erezione].

mi propone la birra per mercoledì [ora]. mi lascia il suo numero di telefono, considerato le ho scritto: basta con 'sta fottuta messaggeria della minchia. io nel mentre sto bevendomi un caffé. c'è il sole. guardo il mare dal terrazzino, penso a cose. mi sto rilassando. la tensione del giorno prima, al pensiero del mio ospite, scivolata via. ha lasciato il posto a quella sensazione di plaga piacevole. volo con il pensiero. e nel mentre mi sovviene che probabilmente il mercoledì della birra non sarò a milano. nel momento del relacse non mi viene di dirglielo subito. continuando il cazzeggio sulla fottuta messaggeria della minchia. faccio il cazzaro smargiasso dicendole del mio grande sogno di far orgasmare una donna solo con le parole [cosa che peraltro mi son inventato lì in quel momento].

e così succede quello che proprio non mi aspetto. improvvisa un'inversione incazzosa, più repentina di alcune mie sedute amatorie da leggenda - in particolari contesti che vorrei evitare da qui all'eternità. vengo scaricato. con l'ultimo messaggio mi scrive che l'orgasmo a parole le ricorda l'ex marito. non le ho dato conferma della birra [non mi son degnato, sic!]. ho continuato ad usare la messaggeria della minchia non ostante avessi il suo numero di telefono. si è divertita per un po', ma ora - senza passare per il via - non si diverte più. buona vita. non faccio in tempo a chiederle: ma quindi non ci si vede? mi ha già bloccato, senza possibilità di appello. con fare implacabile e definitivo la messaggeria della minchia mi dice che non mi è più possibile comunicare con lei [e mi sembra che aggiunga, con una punta di stizzosa rivalsa: così impari a chiamarmi messaggeria della minchia].

ora.

son tornato sul suo profilo. cercavo una foto a compendio del post. ho dato un'occhiata ad altre suggestioni, ed ho ancora di più la sensazione di aver interloquito con una proiezione smozzicata giù col falcetto - con filo da molare ben bene - di colei che propone quelle suggesioni. vaziazione diastratica col divaricatore. ma quello, al limite, è un problema suo.

al netto che per un paio d'ore, dopo esser stato duedipiccato, non ho proprio vissuto il più sublime dei momenti. al netto che lo 'stigrandisssssimicazzi è un fantastico principio attivo. quello che mi ha fatto pensare è di nuovo la sensazione da giorno della marmotta. metter le mani avanti dimostrando di essere il peggior venditore di me medesimo. l'incertezza e questa specie di timidezza che sono tipo spire nebulizzate di botulino: come se i muscoli si paralizzassero, e mi trovassi immobile et immoto a guardarmi da fuori. che capisco di comportarmi come un pirla impacciato, mentre vorrei essere se non proprio il primo della lista [dei maschi alfa dominanti], neanche l'ultimo degli stronzi [quasicit]. una specie di schizofrenia di cui farei volentieri a meno. anche per ribadire un concetto prossimo all'obiettività. non sono così un pirla, credo sia onesto ribadirmelo, sapendo che quando non mi servirà ribadirmelo festeggeremo garruli. insomma posso andare oltre il rimandare ad agire. che sono i verricelli cui attacco [figurativamente] la mie gonadi poco utilizzate [meno figurativamente]: il fare che non faccio, pensando di avere tutto il tempo che in realtà non ho [più].

le due minchiate che imperterrito continuo a buttar sul campo di gioco da quando ero ggggiovaneggggiovane, pieno di belle speranze. quando i duedipicche arrivavno copiosi - ed oggi guarda che effetto fanno ancora. prendevo tempo a non fare, immaginando che col tempo, di cui mi sentivo onusto, le cose si sarebbero sistemate da par loro. invece erano duedipicche

ora i duedipicche sono decisamente più rari. perché ho capito un po' di cosette qua e là. ma continuo a far poco, e di tempo ce n'è sempre meno.

che poi è questo che mi porto appresso come cosa più fastidiosa di questo duedipicche un po' sui generis. lei ha perso non credo una [decisamente ipotetica] scopata celestiale [nel senso che di molto ipotetico era la scopata]. di certo ha perso una birra piacevole. almeno questo non faccio più fatica ad ammetterlo.

voglio sfruttare la maieutica personalissima. e davvero farne tesoro. ed evitare di infilarmi così  convinto in quella coazione a ripetere già dal prossimo giro. in maniera tale che questo duedipicche sia servito a qualcosa. non per la scopata in sé. ma fare un po' pace cone me medesimo. che penso sia la cosa decisamente più taumaturgica.


[img: molto probabile vista che avrebbe potuto spalancarsi prima/durante/dopo la molto meno probabile taumaturgica scopata]


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