Saturday, September 24, 2022

faccio un post cazzaropolitico /7 - le elezioni, la destra, il fiore del partigiano, ne usciremo comunque

e quindi è finita. la campagna elettorale. e si vota. finlmente, per certi aspetti. sono mesi et mesi et mesi et mesi che sapevamo sarebbe arrivato il voto. e sapevamo avrebbe vinto la destra. evito l'ipocrisia retorica di chiamarlo centrodestra, che provano a vendercelo così, ma farmi perculare anche no. e quindi niente. vincerà la destra. prima iniziamo e prima finirà: passeranno anche loro.

non sono mai stato così serenamente rassegnato, o distaccatamente preparato. scrissi millemila post, in passato: prima, durante, dopo di elezioni. di attesa, di partecipazione, di disperazione o di similgioia sugli esiti. il risultato non mi deprimerà, così come il suo opposto non mi avrebbe esaltato. devo ancora capire se è un segno di disillusione da viale del tramonto, o di maturità e di equilibrio psichico.

sia quel che sia, è probabile andremo incontro al peggior governo degli ultimi trentanni. che lo so che lo si è detto in almeno altra mezza dozzina di occasioni. e quindi si perde un po' di credibilità. ma a 'sto giro ci sono gran belle probabilità sia davvero così. anche se il primo gabinetto gialloverde sarà un osso duro da scalzare. e forse abbiamo dimenticato, tipo i bozzi che poi passa il dolore, cos'era la lisergia di quando era primo ministro lui. quello coi capelli di kevlar. che gli epigoni sembrano figuranti rispetto a costui. e costoro, tra nemmeno dieci anni, saranno ben lontani dallo stare sulla cresta dell'onda, anche se faranno finta di. figurarsi dopo venticinque. anche in questo caso: chissà se perché saranno semplicemente spazzati via, o per evitare il senso del ridicolo. che poi è l'effetto che fa un bisnonno satiriaco affffffà i video su ticccchetoccche.

a 'sto giro probabile toccherà alla sorella fratella d'italia. matriarca che si guarda bene dal criticare il patriarcato, figurarsi metterlo in discussione. è sospinta dall'onda del: e mo proviamo lei, che ancora non ha tentato, a vedere che magari combina qualcosa di buono. se, vabbbbbhè. che tanto poi non resta che attendere. per scoprire chi spunterà, al prossimo giro, a condensare i favori di coloro che non sono di sinistra, nonché paghi di proposte di soluzione banali, a problemi complessi. in fondo è tutta lì la questione. essere al posto giusto al momento giusto. che delusi da uno, ci sarà un altro pronto con il suo pifferetto magichetto. c'è chi ha menomato l'antropologia di una nazione, ma poi alla fine si trova con il ghigno sclerotizzato dal botulino, triste solitrio y final. chi meno potente aveva una classe dirigente, ma la capacità incompetente di un ciarlatano, aveva anelato ai pieni poteri ed è rapidamente caduto, sunset boulevard 49. chissà come e quando chi ha ben più cameratesco carisma, ma senza classe dirigente. con i suoi sodali a farle la guerriglia.

che quelli son bravi a conquistare i consensi. il potere in potenza è un ottimo collante. e poi però il fio di governare sarà ben altra cosa. specie in questo periodo non esattamente semplicissimo. per certi versi, cinicamente, diventare ora la prima donna presidente del consiglio è una bella rogna. le sfide complicate sono allettanti da vincere. si possono però perdere ancora più malamente. anche se bisognerà cercare personggi eminenti, che tra i maggiorenti del partito la pochezza arditamente impera.

non sarà semplice sopportarli, ovvio. ma un po' ci siamo abituati da mo. ci saranno istanze da retroguardia culturarli, ridiscussione e forse retrocessione di diritti civili. e questo farà male dentro, e magari anche fuori, a molti. per il resto è verosimile che tanto i fenomeni comunque non lo faranno. che dalla nato non si esce. figurarsi dall'europa. e se ne combinano qualcosa fuori dal vaso, poi ce la faranno spurgare. fanno i finti scandalizzati per le uscite di ursula. ma in fondo lo sanno tutti che le cose girino così. e la maggior parte aggiungono a microfoni spenti: e per fortuna.

e poi faranno apoptosi. si saccagneranno e si neutralizzeranno tra di loro. tanto ci sarà comunque sempre qualcuno, lo sapete, di fuori da loro da accusare. e quindi la versione riscaldata dalla fiamma che sgorga dal sacello del chiagggnaefffottti. sono trent'anni che da quelle parti alzano in 'sto modo le cortine fumogene. l'europa, i poteri forti, la finanza internazionale, i venusiani, la lobby gender-pluto-demo-giudaica-lgbtqia+, mork e mindy, peppa pig. ci penseranno loro a farsi fuori. e forse toglieranno il piacere a renzie, annullandogli il nuovo sciò. che si vanta di far fuori governi ogni due anni. si spacciava per statista, riesce solo a fare il bullo istituzionale, che spacca cose. quei fenomeni baracconeschi non li hanno solo a destra. o forse sì. destra è comunque.

siamo sopravvissuti all'era del padrone del vapore. sopravviveremo anche a questo. che le cose che buttano male sono ben altre. ci tocca la sorella fratella d'italia. puzzette, rispetto a quello che succede in russia, a proposito di democrature, e figurarsi in ucraina che la guerra ce l'hanno in casa. per non dire delle nazioni e popoli disperanti, che hanno ben altre malasuerti, senza che nessuno di loro se la sia meritata.

sopravviveremo. comunque. a me basta che questi non vincano con i due terzi dei seggi. che almeno la Costituzione sarà messa in sicurezza, che è come portare il fiore al partigiano. da lì a discendere - per loro - sarà un sospiro di sollievo in più. e sarà più facile uscirne. che tanto ne usciremo comunque.

inizia qualcosa di nuovo con 'ste elezioni. probabile non sarà piacevole. di certo è anche il primo giorno della fine. cominciamo a resistergli da domani.

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