Tuesday, December 24, 2019

post più o meno natalifero [o giù di lì]

qualche anno fa mi scrissero che la psicoterapia non è una spesa. è un investimento.
oggi mi è tornata in mente questa suggestione dell'amica psicoalchimie. incidentalmente lei è anche una psicoterapeuta, ma sono certo che non me lo scrisse per un conflitto di interessi di suggestioni. ma a ragion veduta. d'altro canto l'amica psicoalchimie/alba ha sempre scritto di essere una persona fortunata [anche] perché ha la possibilità di fare un lavoro che ama. e mi prendo la fantasia di intuire, seppure da lontanissimo, la sensazione che dà osservare i suoi pazienti prendere contezza del valore di quell'investimento.
incidentalmente, inoltre, oggi l'amica alba/psicoalchime compie gli anni. e mi piacerebbe ricevesse tutti gli auguri che si merita, a prescindere.
amica alba, avevi fottutamente ragione sulla storia di quel genere di investimento. dovesse capitarti di leggere è un po' che lo sto scrivendo. per quanto declini in qualcosa che i tre che passan di qui credo abbiano ormai colto, e di cui forse cominciano un po' ad essere stufi. qualcuno, a lettura superficiale e sprovveduta, potrebbe financo definirmi buonista. sull'onda che ormai è cosa che han provato a far diventare un qualcosa tra il dileggio e l'insulto. ma d'altronde i tre che passan di qui, non sono lettori superficiali, tanto meno sprovveduti. ne son certo. e d'altronde, come si dice, buonista un cazzo.
per quanto, in effetti, posto post che stendono una specie di fill rouge blogghico-logorroico di questa specie di presa di consapevolezza. e le sensazioni conseguenti. tipo quella specie di voce strozzata in gola dall'emozione commovevole che ancora mi prende. tipo questo pomeriggio quando, davanti al lago - discretamente frescazza l'aria - mi è venuto di scrivere gli auguri festivevoli ad odg.
non ostante non riuscissi a sottrarmi quella specie di malinconia avvolgente. che è malinconia, ma non è cosa che fa danno.
e d'altro canto non è mica nemmeno lontana parente delle giaculatorie dei post indietro, e di blog passati. quelli che raccontano di qualcosa di difficile.
no. questa malinconia è che comunque percepisco lo iato. l'eco di quella cosa che è stato un faticoso investimento individuare, capire, cominciare di smontare e nel contempo accettare. di come mi senta abbastanza oltre quegli infossamenti. un po' per caso - fortuito - un po' perché ci ho lavorato sopra, investendo energie importanti. ecco, quell'eco di quel che son stati quei momenti - difficili - miei, riverberano nei momenti variegatamente complicati di persone più o meno vicine. un po' per salute, un po' per intorcigliamenti, un po' perché il caso è meno fortuito. e quindi c'è 'sta storia della storia del natale e quel che di specchiante gli gira intorno. e che tira staffilate più forte proprio a chi è un po' in difficoltà. o che per ragioni variegatamente declinanti non ha molto modo di festeggiare alcunché, o qualcosa che gli si approssimi.
non posso guarire me medesimo, figurarsi se riesco a guarire il mondo, anche solo quello attorno a me.
però lasciar correre un po' di empatia, quello sì.
che a vederla da un certo punto di vista è una variante di I care, di cui parlava don milani.
figurarsi, pure a parlà di un prete vado a fare. manco fosse una notte santa, come ostentavo a infilare nel profondo del crederci, quel quarto di secolo orsono.
anche se, a proposito di suggestioni correlate a questa notte, ci sarebbe pure quella dell'amico Itsoh. un giorno, ispirazione geniale, ricordò che l'annuncio degli angeli riguarda un po' tutti, mica solo chi ci crede. perché ci sarà pure la parte trascedente del "gloria a dio nell'alto dei cieli" che, vabbhé, c'entrerebbe la faccenda della fede. ma c'è la parte immanente del "pace in terra agli uomini di buona volontà".
e se per la pace ci si deve ancora lavorare, si dovrebbe partire dalla buona volontà.
e la buona volontà agisce meglio al di qua, dopo l'investimento. come se si fosse efficientato il tutto. che sarà pure fatica, e zizzagare la complessità disordinata di un sacco di cose. ma è come si avesse la sensazione che qualcosa funziona.
ecco. se proprio ci fosse da augurare qualcosa è questo: riuscir a farla funzionare il meglio possibile 'sta fottuta buona volontà. non avremo che da guadagnarci tutti. tipo quella scintilla di pace in terra.

No comments: