Wednesday, March 25, 2020

considerazioni non assembrate /7: infighettamenti

può essere che tutto questo mi stia un po' infighettando. oppure debosciando. oppure scarnificando via qualsiasi declinazione di una qualche approssimazione di carapace emozionale.
e quindi tendo a sopportare con disaccordo silenzioso, il più delle volte, tutto ciò che si allontana anche di poco dai contributi sublimi.
come se financo il livore sottile, con la sua inutilità, mi entrasse nella carne viva. ne percepisco in giro troppo, a leggere qua e là. tutta 'sta sicumera a dar ditteggio alle tastiere. che chiunque - chiunque - chiamato a fare e decidere in questa situazione sbaglierebbe anche solo ad emettere un sospiro. figurarsi la mediocrità dei figuri che sono classe dirigente politica. ma la differenza, in questi tempi nuovi, è che sottolinearlo, criticarlo senza una disamina alta, puntuta, sublime - appunto - mi diventa moderatamente insopportabile. figurarsi da persone che ne avrebbero le capacità analitiche per far più che bene. e invece banalizzano, scadendo.
fatico a leggere il cazzaramento di alcuni amici. tutto troppo trito, semplificatorio, poco divertente, inutile. foss'anco solo il tempo a leggere e ricostruire le trame delle battute.
sembra tutto così opaco, sciapo, sgrossato via.
sì.
forse è l'effetto della cappa che pare scesa qui, sulla città [orami col cazzo si fanno i flashmob ai balconi, passato l'impeto da condivisione di reclusi]. forse è roba che comincia a farsi largo nel mio umore, per quanto a 'sto giro non ne sia così convinto.
perché ho voglia di fruire di cose construens, seppur nel dolore di cui sento raccontare, leggo. provo a concentrarmi sugli esempi virtuosi, anche nell'osservare criticamente in controluce la complessità così indistricabile di questi giorni.
ho voglia di ironia che sia alta, altissima. che altrimenti finisce nel catino debordante da troppo pieno di quello che si può anche lasciare andare, senza correre per nulla il rischio di perdersi qualcosa che meriti esser tenuto. [su questo, giusto per far nomi, l'amichetta ilà non ne sbaglia davvero una. sa essere taglientissima con una soavità ed una classe che sarebbe da studiare].
tutto il resto è un po' noia. quando un non bene che entra nella carne viva.
per quanto sì. forse mi sto infighettando.*
[e chissà cosa ne sarà dopo. anche se ho smesso di pensarci, al dopo. è ancora tutto troppo oltre il giornaliero orizzonte degli eventi.]


*e non è nemmeno escluso sia l'effetto un po' naif del guardare in infilata tutte le puntate di deiiiangpop, e le visioni oniriche di quel folle geniale di sorrentino, neh?

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