Tuesday, March 10, 2020

su questi genetliaci in questi giorni un po' nuovi e sconosciuti

l'ho conosciuta per causa dei calzini che spuntavano a margine della foto. calzini artistici. mi colpirono e chiesi di chi fossero. te la presento, mi risposero.
era una domenica di marzo, il caldo - piacevole - era arrivato piuttosto improvviso. stavo leggendo uno dei libri più interessanti abbia incrociato lo scorso anno, roddy doyle [nel senso dell'autore. ed un leggero incazzo liberatorio, alla fine. come se ci fossi dentro in centoventottesimi].
quando ci presentammo strinse la mia mano con entrambe le sue, con un calore che mi sorprese, piacevole anche quello di calore.
dopodiché ci infilammo in un baretto nemmeno troppo lontano da casa, e che continua a sembrarmi piuttosto sfighinz e triste dentro.
dopodiché cominciai a provare a capire quanto grosse avesse le tette.
quando ci salutammo mi abbracciò e, come con la doppia presa con le mani di poco prima, mi spiazzò. piacevolmente.
un abbraccio leggero e avvolgente.
e poi niente, abbiamo cominciato a conoscerci un po' meglio. a cominciare dalla cazzata creativa di qualche giorno dopo.
la cosa interessante è che, mentre cominciavo a conoscere lei, è come se avessi imparato a conoscermi un pochino di più, qua e là. cose che tipo non avevo mai osservato sotto un determinato punto di vista. che nel dettaglio era poi il suo, ma che mi son trovato facile, naturale, arricchente  considerare potesse diventare anche un po' il mio.
non solo: ha sistemato qua e là la chiave di interpretazione di fatti, eventi, peculiarità, reazioni, spesso passati, ma anche molto presenti. tipo una specie di nuova mappa, che se la giri nella posizione giusta si capisce meglio il tra le righe di quel che ti capita di vivere. e se lo si capisce meglio riesce quasi anche di accettarlo un certo tocchettino.
conoscerci un po' meglio ha voluto anche dire condividere il nostro esser tenuto su con degli stecchini, ogni tanto. che poi significa ogni tanto a tratti, ogni tanto con più continuità. e poi per non sbagliare, il casino tendenzialmente sono portato a crearli io.
conoscerla un po' meglio ha significato e significa aver intuito un talento poliedrico, che a volte non decide di applicarsi perché non interessa. altre volte fa sembrare facile, scontate, automatiche, cose che a me paiono complicatine. però può riuscirmi semplice lasciarmi andare a fidarmi senza rete. tipo quel paio di volte [o forse qualcosina in più] che le sono scoppiato un po' a frignare partendo, da un dettaglio, da un'inezia di un suo racconto.
poi ci sono i risvolti di questo talento. tipo che a starle vicino, vicinissimo, su alcuni lati, non è semplicissimo. perché da iper-ricettrice qual è [quasi] tutto diventa iper-stimolazione. bisogna approcciare con tatto e perseveranza. schivare qualche momento di rapida spigolartura. ma poi è come aver a che fare con la delicatezza della pelle di un bimbo. basta sfregare - retoricamente o meno - un po' più del necessario ed è facile la piccola escoriazione. e può innescare tutta una serie di dolori, e non solo figurati.
è il prezzo ad avere la delicatezza della pelle di un bimbo. poi però si sa donare abbracci che si fanno lievi, per quanto avvolgenti. si ha la capacità di cogliere empaticamente l'altro, che è sublime e da talento. il giudizio, l'essere giudicanti che sparisce e non si affaccia: come uno dei regali più belli nel sapersi dare all'altro.
come il suo talento - umano - che si fa cura, nel lavoro di tutti i giorni, di persone speciali a modo loro, e nel loro mondo unici. ho visto come li abbraccia e come sorride loro: inizia così la sua terapia.
ed a proposito di regali, oggi compie gli anni.
compie gli anni, lo fa e le capita in questi tempi nuovi, sconosciuti, che possono spaventare.
compie gli anni in giorni che non sono esattamente semplicissimi. e che riverberano, e che forse le rovinerà un po' il compleanno.
ci sarebbe piaciuto festeggiare, tutti assieme. fare cose, regalare pensieri, suggestioni, abbracci.
ma si tratta di attendere.
sarà più bello festeggiare dopo, quando tutto questo sarà finito.
e ci si rifarà con gli interessi.
a cominciare dagli abbracci.

1 comment:

itsoh said...

Maddaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiiii