Sunday, October 17, 2021

istanze idealizzate e sgarruppamenti

che poi io, tutta la variegata accozzaglia no griiipasssenovacse, un po' la capisco. cioè, contestualizzo. nella mia microbolla leggo di proclami con lo strozzo in gola dall'emozione, verso questi o questi altri nuovi eroi o paladini. tutti coloro che acclarano, in fatti e dichiarazioni, la loro contrarietà al griiiipassse. dualmente lo stralo, l'ignominia, il pestevicolga verso coloro che, personalità più o meno note, fanno dichiarazioni a favore del certificato verde [la sintassi diversa e distinta, per il medesimo complemento oggetto, qualche senso pragmatico dovrebbe comunicarlo, ratificando la parte dicotomica - se dicotomia deve esssere - in cui mi colloco].

almeno nella parte costruttiva non [mi] è roba misconosciuta. quella strapazzante passione, quella ostentata assertività, quel debordante impeto di rendere edotti gli interlocutori [mi] è roba ben nota. ognuno è un unicum, occhei. il qui e ora è un hic et nunc cangiante, cangiantissimo, occhei. i contesti sono un'esplosione di strati non sovrapponibili, occhei. ma in fondo sono stato ben anch'io quell'accorato tentativo di essere e presentarmi al mondo. trenaticinque-trenta-venticinque anni fa, però. era una fottuta necessità di struttuare [strutturarmi] un'identità. una spasmodica ricerca del sé, per me e per il mondo, quello che stava fuori me. in fondo è un processo che facciamo ben tutti, neh? mica pretendo particolare originalità. però, per tuttttttuncomplesssodicose, la mia è stata un po' sgarruppata, un po' veemente, un po' radicale, un po' laocoontica, e pure tutto sommato coerente. è che forse non mi son sentito mai del tutto soddisfatto del risultato. sgarruppato. e qualche pisciata fuori dal vaso mi è ben venuta, nel tentarci. ad essere, ad esempio, sottilmente e surrettiziamente stronzo verso mio fratello. anche per quello, credo, oggi vivo un senso di minorità nei suoi confronti. roba rarefatta, consistenza tipo nebboliona. però c'è. e non è solo perché lui è quello che si è realizzato, quanto meno per il paradigma piccolo borghese.

ecco. mi arrogo il pensiero di percepire qualcosa di simile a quella roba lì. che è stata fondamentale quanto sgarruppata, appunto. ed è la sgarrupatezza che - di nuovo - percepisco. 

[parentesi. che abbia una sua necessità e fondamentalità in alcune suggestioni con odg. in cui lei al limite mi faceva notare come siano tipiche dall'adolescenza e prima gioventù. specie nella idealizzazione delle istanze. che può generare anche sgarrupatezza. è uno degli effetti dell'impetuoso crescere delle connessioni neurali di quel periodo della vita. unito ad un vigore fisico che uno crede debba non passare mai [eh, si vabbhè. [parentesi ombelicale: quante scopate potenzialmente micidiali mancate. quando si era - tra l'altro - aitanti ormoni con le scarpe ai piedi [cit.]. quanto mi girano i coglioni, ora.]]

tecnicamente l'analogia finisce qui. e non solo perché sarebbero pure fuori tempo massimo da un po'. almeno la mia personalissima e piccolissima bolla che declinano in quelle sgarruppaggini. e quelli che -  leggo - prendono, condividono, ripropongono. il grande punto dirimente tra tutto il variegato loro e me - e pure il mio sgarrupatissimo me di allora - è la declinazione dell'oggetto di quella passione tipo la potenzaènullasenzailcontrollo. questi variegatissimi nogriiipasssenovacse urlano convintamente di li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà. di non vaccinarsi di non esibire lasciapassare in nome di li-ber-ta-li-ber-tà-li-ber-tà. credo c'entri poco la libertà. penso sia la pretesa di un individualismo solipsistico. che poi sarebbe far quel cazzo gli ispiri la propria intuizione di li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà, sentendosi [appunto] liberi di non doverne rendere conto a nessuno, tranne a sé medesimi e il loro insopprimibile desiderio di li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà. quello che trovo disturbante è che manca del tutto il concetto di comunità e di collettività, tranne il giochetto di pensarla che quella li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà deve essere per tutti: liberi [loro] e anche per gli schiavi, che sarebbero meno schiavi se volessero esercitare quella li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà. che è un po' come fare una bella produttoria, e mettere come ultimo moltiplicatore uno zero. a me interessa che 'sta merda di pandemia passi, possibilmente in tutto il mondo. le limitazioni che si è sopportati, la necessità di vaccinari - che vabbhé per me è stata un'opportunità - va in quella direzione. semplice. non mi sfuggono le contraddizioni del contesto: il griiiinnnnpasssse come strumento surrettizio a vaccinarsi, la complicazione del tampone ogni due-tre giorni ed il relativo costo e tutto lo schiumare effetti che ne conseguono. però continuo a pensare sia il modo più efficace per fermare 'sta merda pandemica, qui, ovvio. qui da noi. e non mi nascondo le sperequazioni tra il nostro mondo ricco ed il resto dell'umanità. che poi si portano dietro la conseguenza un po' inevitabile che ci si deve salvare tutti. che fintanto 'sto virussse [che fa quel che nel suo piccolo deve fare] circola, allora non ne siamo del tutto al riparo. mi è chiaro che qualche azienda farmaceutica farà i gazziGlioni.  e potrebbe farne anche qualcuno in meno, ad esempio liberalizzando per un certo tempo i brevetti. ma, dal mio punto di vista, non è mai solo una cosa tra me e me. ma è qualcosa che coinvolge - appunto - la collettività. il bene della collettività. che non è esattamente essere così esalare passionalmente che ciascuno debba ambire e pretendere la propria li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà.

penso che l'elemento davvero dirimente sia questo. noi, invece che io. ho avuto le mie sgarrupatezze di creazioni del mio sé, strutturare la mia individualità. ne sono uscito un po' non del tutto in bolla, ma sticazzi. però coerentemente mi sono sempre entusiasmato per qualcosa che considerasse soprattutto l'altro. e le condizioni migliori per tutti. [poi vabbhé, ho tutte le mie nevrosi ombelicali. ma è l'effetto di non essere uscito del tutto in bolla. che peraltro dragano un sacco di energie e [me] le portano via ai tentativi di adoperarmi per l'altro]. 

in un'ipotetica interlocuzione verso qualcuno dei questi nogriiinpasssenovacse - probabile l'incipit sarebbe servo, schiavo, aprigliocchi, siamoindittatura e cose così. [evabbhé] - la confutazione immediata sarebbe: noi vogliamo il bene di tutti proprio perché da liberi [li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà] "siamo noi a presidiare, a beneficio di tutti coloro che la penseranno ed agiranno come noi". ed immagino lo dicano con convizione. individualisti solipsistici non credo faccia piacere a nessuno. specie a dei solipstici. e sono convinto si sentano davvero portatori di istanze del bene.

quindi bisognerà pure individuare un male, da cui contrapporsi. dopo li-ber-tà-li-ber-tà-li-ber-tà, l'altro termine che si sente spesso è dittatura. siamo - variegatamente - dentro una dittatura. che sarebbe poi quella da cui difendersi e, se viene, da abbattere. che - in alcune istanze - utilizza un virus che non esiste [o e le varizioni sul tema che si può sconfiggere con le cure domiciliari e attenta vigilanza].

nel mio piccolo, ed in maniera duale, vorrei solo che il venisse battuto la pandemia, e non vedo tecnicamente delle dittature.

siamo in una bella contrapposizione logica.

e poi esiste il rasoio di occam.

[naturalmente il post che avevo in mente all'inizio non è quello che ne è uscito. e questo mi pare un po' spuntato, forse financo banalotto. al netto del fatto sia al solito troppo lungo. è anche questa la fatica, di cui ogni tanto vagheggio. che poi al solito, sticazzi, neh? ci sono i problemi veri nel mondo. per quanto, che quello che mi riesce di scrivere non sia esattamente del tutto sotto controllo, non so più neppure bene se prenderlo come: elemento frustrante, indicazione su cui riflettere, o semplicemente fottermene. potrei adoperarmi, qualsiasi cosa significhi, o al limite a scopare [cit.]. tanto è decisamete probabile non vivrò mai di quello che scrivo. e sarebbe comunque roba piena di avverbi. che, tra le altre cose, oltre a distrarre dal senso essenziale, notoriamente azzoppano la leggibilità. appunto]

[updt. e comunque mancava un punto centrale. a furia di scrivere a randomica ruota libera, l'ho lasciato indietro. e sta in un altro post. che tipo è gemmatura di questo]

No comments: